Il
ruolo dell'Italia nei conflitti in corso a livello internazionale, dall'Ucraina al Medio Oriente, non era nell'agenda di Renzi, la politica estera non era un punto centrale del governo. Così va a ruota.
Le scelte di Renzi sono servili a fini di bassa macellazione. Renzi dice Sì agli Usa come un piccolo schiavetto, si butta
avanti per usare in termini di immagine la presenza italiana in
Europa.
In questo la
politica di Renzi sembra quella dell'ultimo Mussolini, che per stare a
galla, affermare il proprio ruolo, si assume il merito delle avanzate
militari degli altri.
Dalla
farsa alla tragedia, questa è l'immagine dell'imperialismo italiano.
A livello nazionale, in realtà, siamo di fronte ad un governo debole. Siamo passati dal fatto che i padroni avevano un governo imbarazzante, Berlusconi, al fatto che i padroni dicono a Renzi “vieni avanti cretino”.
A livello nazionale, in realtà, siamo di fronte ad un governo debole. Siamo passati dal fatto che i padroni avevano un governo imbarazzante, Berlusconi, al fatto che i padroni dicono a Renzi “vieni avanti cretino”.
Certo, ancora il giudizio istintivo dell'opinione pubblica, di settori delle masse su Renzi è diverso rispetto a Berlusconi, alcune suoi passi accompagnati dal metodo "veloce" ottengono il consenso; questo vuol dire che non si può combattere Renzi come se fosse Berlusconi, ma questo consenso è fragile, basato più sulle parole che sui fatti reali. Ogni passo del governo Renzi non lo rafforza ma alimenta la sua caduta.
Certo, Renzi può cadere anche senza la mobilitazione delle masse, per contraddizioni interne, nonchè per l'impatto che ha verso le masse, di cui deve tener conto la borghesia: per la borghesia Renzi deve avere applausi, se non li ha, allora è essa che lo farebbe cadere.
Questa situazione fa sì che oggi il conflitto sociale avrebbe la possibilità di sbaragliare il campo.
Ma siamo in una fase in cui anche nei movimenti non si fa realmente la lotta contro il governo, per il suo rovesciamento, se non in forma episodica e su singoli aspetti (vedi decreto Lupi).
In questa lotta, tra le masse proletarie, e soprattutto tra i lavoratori, l'ostacolo principale è il "partito della conciliazione" - tra gli operai sul piano sociale/sindacale esso è rappresentato dalla Fiom di Landini. La sua politica di aperta conciliazione col governo rafforza le opposizioni di destra nel movimento operaio.
Certo, Renzi può cadere anche senza la mobilitazione delle masse, per contraddizioni interne, nonchè per l'impatto che ha verso le masse, di cui deve tener conto la borghesia: per la borghesia Renzi deve avere applausi, se non li ha, allora è essa che lo farebbe cadere.
Questa situazione fa sì che oggi il conflitto sociale avrebbe la possibilità di sbaragliare il campo.
Ma siamo in una fase in cui anche nei movimenti non si fa realmente la lotta contro il governo, per il suo rovesciamento, se non in forma episodica e su singoli aspetti (vedi decreto Lupi).
Proletari comunisti - PCm Italia svilupperà in questi mesi un'attività visibile per la
caduta del governo, contro i provvedimenti fascisti che promuove in
tutti i campi (dal lavoro, alla scuola, alle riforme istituzionali anti Costituzione e contro il parlamento all'unico scopo di favorire la forma dittatoriale del governo, ecc.).
In ogni passo Renzi deve trovare ostacoli.
In questa lotta, tra le masse proletarie, e soprattutto tra i lavoratori, l'ostacolo principale è il "partito della conciliazione" - tra gli operai sul piano sociale/sindacale esso è rappresentato dalla Fiom di Landini. La sua politica di aperta conciliazione col governo rafforza le opposizioni di destra nel movimento operaio.
Noi non possiamo lottare contro il governo senza attaccare, smascherare e denunciare i
conciliatori.
Ma per combattere il governo Renzi tra le masse non è sufficiente spiegare chi è Renzi. Nè la denuncia può passare soprattutto via internet.
Proletari comunisti - PCm, utilizzerà sempre più l'azione diretta di lotta, il sistema della contestazione, della azione tempestiva, della presenza continua, allo scopo di suscitare l'attenzione, l'azione e lo schieramento delle masse, far conoscere la sua politica, avvicinare le masse proletarie e i suoi settori d'avanguardia alla politica e organizzazione rivoluzionaria.
Nessun commento:
Posta un commento