giovedì 7 novembre 2013

pc 7 Novembre - 96esimo della Rivoluzione Russa a Palermo- Volantinaggio ai cantieri navali


Stamattina una delegazione del Circolo di proletari comunisti di Palermo, nel quadro della giornata nazionale del 7 Novembre, ha fatto un volantinaggio allo stabilimento Fincantieri di Palermo.

La situazione è stata più desolante del solito, arrivati alle 5 e 20 notiamo stranamente le saracinesche dell'ingresso semi chiuse, poco dopo un lavoratore delle pulizie appena arrivato ci saluta chiedendoci che volantino avessimo portato questa volta e ci informa che il primo e il secondo turno mattutino rispettivamente delle 5:30 e delle 6:30 sono stati eliminati, gli operai entreranno al turno delle 7:30.

Aspettiamo quindi l'arrivo dei primi operai intorno alle 6:45 e iniziamo il volantinaggio.

In tutto abbiamo distribuito 170 volantini, questa è la quantità attuale degli operai (al 99% delle ditte esterne sottopagati e con meno garanzie contrattuali rispetto agli operai fincantieri che invece sono quasi tutti in cassa integrazione) al lavoro attualmente ai cantieri navali, ci informano che stanno riparando una nave e che tra pochi giorni, finito questo lavoro andranno anche loro in cassa.

Invitiamo gli operai, con cui facciamo capannello, al sit-in di questo pomeriggio contro le politiche anti-popolari del governo Letta e dei governi locali. Tutti gli operai con cui parliamo sono d'accordo con i contenuti del volantino, ma difficilmente parteciperanno a causa degli orari dei turni.

In particolare un operaio sviluppa, discutendo, la questione elettorale e della rappresentanza politica riprendendo una nostra frase circa la totale equivalenza dell'operato di chiunque salga al potere in questo sistema e in particolare facciamo l'esempio dell'esperienza grillina in Sicilia che è di fatto nel governo Crocetta. l'operaio ci dice "infatti! chiunque sale fa le stesse cose. quindi chi ci dovrebbe andare al governo?", ed è proprio questo l'argomento del nostro intervento in occasione del 96esimo anniversario della rivoluzione d'ottobre: l'esempio storico della Russia sovietica post-rivoluzionaria dove, diciamo all'operaio, "il potere era nelle vostre mani, quelle degli operai e dei lavoratori, e le cose andavano molto diversamente per la classe operaia".

Altri operai come di consueto ci rinnovano la richiesta di "quando facciamo bordello?" e noi ancora una volta rispondiamo che siamo pronti a lottare insieme quando si decideranno realmente invece di enunciarlo solo a parole, d'altronde dice un altro operaio "se il nostro sindacato (probabilmente la FIOM n.d.r.) ci dice che possiamo parteciperemmo con voi a momenti di lotta.

Questa è la fotografia di ciò che ha prodotto decenni di sindacato confederale che lungi dall'essere in mano ai lavoratori li ha resi totalmente subalterni alle decisioni delle dirigenze corrotte e colluse col padrone e il risultato è sotto gli occhi di tutti!


Un altro operaio in merito alla difficoltà oggettiva a partecipare di cui sopra,indicandoci l'immagine del volantino (Lenin che spazza via il vecchio sistema nella pattumiera della storia), ci dice: "Quando c'erano al potere loro,

gli operai potevano partecipare attivamente ed esprimersi nelle piazze".

E per questo stiamo lavorando...


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