La condanna di Berlusconi con le conseguenze che dovrebbero essere obbligate... decadenza come senatore, ineleggibilità, impossibilità di tenere in piedi un governo con Berlusconi e il suo partito, fallimento conclamato dell'operazione Napolitano, ma anche messa in discussione di un partito ormai organicamente fatto di corrotti e corruttori, evasori, malavitosi, prostitute, magnaccia, collusi, complici, fascisti, razzisti ecc -
e non solo la cricca di Berlusconi, ma anche tutti i parlamentari, consiglieri locali, gli apparati, giornalisti..., perfino gli iscritti sono brutte persone -, ha invece messo in piedi la catena di S.Antonio per salvare Berlusconi dalla galera, il governo dalle dimissioni e continuare a far fare al re travicello Napolitano per conto terzi il ruolo di gestore della situazione.
Berlusconi resta l'anello della catena che può se tirato realmente tirare giù tutto il palazzo, mettendo in crisi non solo il governo ma tutto il sistema moderno fascista in formazione.
Ma è alla fin fine... quello che noi come proletari comunisti vogliamo! Noi vogliamo l'approfondimento della crisi, perchè vogliamo il crollo sociale politico di questo sistema, vogliamo la rivoluzione.
Non vogliamo governi d'emergenza per conto dei padroni o come ultimi idioti riformisti alla Carc (n)PCI, noi vogliamo un governo rivoluzionario, che nasca dallo sviluppo delle lotte sociali e politiche che si pongano come obiettivo il rovesciamentio violento dello Stato dei padroni, unica porta stretta di un possibile governo rivoluzionario.
proletari comunisti - PCm Italia
7 agosto 2013
Nessun commento:
Posta un commento