NEW YORK, STATI UNITI – Un nuovo caso scuote l’America: un ragazzino nero di soli 14 anni, Shaaliver Douse, e’ stato ucciso nel Bronx, a New York, da due agenti della polizia che lo hanno freddato con un colpo alla mascella. I nomi dei due agenti, di 26 e 27 anni, non sono stati resi noti, ma entrambi lavoravano al dipartimento dal gennaio scorso.
A difendere a spada tratta il teenager e’ Quwana Barcene, una sua zia di 35 anni.
La donna ha puntato il dito contro la polizia, affermando ”gli agenti devono smettere di uccidere i nostri figli”, e paragonando la morte del nipote a quella del 17enne nero della Florida Trayvon Martin, freddato dalla guardia volontaria George Zimmerman il 26 febbraio 2012.
Il caso di Trayvon sin dall’inizio ha diviso l’America: il ragazzo era disarmato, ma Zimmerman ha sempre sostenuto di aver sparato per legittima difesa. Per questo motivo e’ stato assolto, scatenando la rabbia di chi sostiene che dietro la morte del giovane c’era un movente razziale.
Lo stesso Barack Obama era intervenuto sulla vicenda chiedendo di appurare la verita’, e affermando: ”se avessi un figlio sarebbe come Trayvon”. Mentre dopo la sentenza di assoluzione, Obama ha commentato ”la giuria ha parlato”, chiedendo rispetto per la famiglia del giovane e lanciando un appello ad una calma riflessione.
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