sabato 10 agosto 2013

pc 10 agosto- Il PD dell'Emilia Romagna sempre attivo nella repressione contro i nomadi e contro gli immigrati.


Gli stessi, che a parole s'indignano contro la provocazione fascio-razzista impunita al ministro Kyenge, a Ravenna schedano i nomadi e a Rimini mettono in campo le ronde



Ravenna: Controlli speciali nei campi nomadi della Bassa Romagna

"D'ora in poi non sporadici ma regolari". Identificate un'ottantina di persone

Cinque pattuglie, per un totale di dieci unità, coordinate dal Comandante Roberto Faccani, ieri sera hanno effettuato una approfondita verifica nei 4 campi che ospitano i nomadi nel territorio dell'Unione (uno a Lugo, uno a S.Agata e due a Bagnacavallo).
Identificate un'ottantina di persone e controllati una cinquantina di veicoli.
Scopo dell'operazione è stata quella di censire con esattezza gli abitanti dei campi esistenti e di accertarne la regolare presenza, oltre che verificare le condizioni ambientali ed igienico-sanitarie.
"D'ora in poi i controlli - ha commentato il comandante Faccani - non saranno più sporadici ma verranno eseguiti con metodo e regolarità, nell'ottica di avere una conoscenza reale degli abitanti dei campi e di stabilire con loro rapporti di collaborazione finalizzati ad evitare situazioni di irregolarità e presenze illegali".



A Rimini arrivano le "ronde" anti-immigrati


Cinquanta guardie contro i venditori ambulanti, tutte in spiaggia. La novità arriva da Rimini, dove il sindaco, Andrea Gnassi, ammette come le forze dell'ordine non siano sufficienti a bloccare gli ambulanti immigrati.
A spiegare il piano, però, è il prefetto Claudio Palomba, colui che ha avuto l'idea di organizzare le "ronde" contro i soggetti che tentano di vendere prodotti a bagnanti. “Saranno le nostre sentinelle", ha infatti spiegato.

A Rimini c'è chi lo ha già ribattezzato il 'Vigilantes Day'. Da questa mattina fino al 24 sulla spiaggia della cittadina romagnola fanno la loro comparsa - accanto agli uomini delle forze dell'ordine - i vigilanti privati, chiamati, insieme ad alcune decine di volontari di diverse associazioni, a scoraggiare i tanti venditori abusivi che si muovono sull'arenile. Dal bagno 60 al 150 si muovono, complessivamente, una sessantina di uomini tra volontari, 15 vigilantes di 5 istituti di vigilanza (il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 60.000 euro sostenuto dalla Camera di Commercio) e dieci bodyguard di Confsicurezza impegnati su tre turni: 7.30-11.30; 15-17 e 20-23. ''Finora - racconta un volontario dell'Associazione finanzieri, fermo davanti all'ingresso di un bagno - va tutto bene. Siamo qui per dissuadere l'ingresso in spiaggia ai venditori abusivi e non abbiamo avuto problemi. Qui non stanno arrivando: si fermano dall'altra parte della strada, ci guardano. Direi che ci stanno un po' studiando, dopotutto è il primo giorno''. Dal volontario vicino si ferma un gruppetto di cingalesi, tutti rigorosamente senza mercanzia. Si informano, chiedono lumi. A qualcuno scappa un ''dobbiamo pur lavorare anche noi...''. All'altezza del bagno 67 iniziano le zone controllate dai vigilantes e non solo dai volontari. ''Ancora problemi non ne ho avuti - spiega uno di loro -: alcuni venditori sono entrati in spiaggia ma senza mercanzia: non possiamo bloccare l'accesso alla gente. Certo qualche 'vaffa', da un paio di venditori in bici, me lo sono preso''.

Marcia protesta venditori sulla spiaggia  - Marcia di protesta - nel giorno in cui fanno la loro comparsa i vigilantes anti-abusivismo commerciale all'ingresso degli stabilimenti balneari di Rimini - da parte di 100-150 venditori ambulanti sul litorale riminese. I venditori, in massima parte senegalesi, si sono dati appuntamento all'altezza del bagno 121 per poi entrare in spiaggia, privi della loro mercanzia, e camminare sulla riva, tra i turisti, fino all'altezza del bagno 100. I partecipanti alla marcia hanno più volte scandito le parole 'lavoro' e 'sussidio di disoccupazione'. Prima di iniziare a camminare, davanti all'ingresso del bagno 121, e poi sulla battigia, qualche momento concitato, quando i venditori ambulanti hanno visto spuntare tra la gente gli obiettivi dei fotografi. Davanti all'ingresso del bagno 121, nel parchetto antistante - scelto come punto di incontro dai venditori ambulanti - stazionano alcuni carabinieri e un paio di militari, delle ronde miste esercito-forze dell'ordine, solitamente impiegate nei consueti controlli cittadini in tema di sicurezza.

Questore Rimini, salvare il volto della città  - ''Dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città. La cosa peggiore è allontanare'' i venditori ambulanti ''violentemente: non farebbe onore ai principi di solidarietà e accoglienza che questo Paese ha sempre avuto''. Così il questore di Rimini, Alfonso Terribile, ha commentato l'avvio del progetto che vede in spiaggia i vigilantes, oltre a volontari di diverse associazioni, per contrastare il fenomeno dell'abusivismo commerciale sul litorale della città romagnola. ''Sta andando benino - osserva riferendosi all'avvio della giornata -: il dispositivo é una novità per Rimini ma non per altre città italiane. È un problema che non va visto, se non ci sono reati, in maniera violenta. È un discorso commerciale ed economico'' e, forse, si potrebbe anche affrontare con ''un'area'' individuata per dare vita a mercatini di ambulanti. ''Siamo in mezzo a migliaia di turisti - chiosa Terribile - dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città''. Da oggi al 24 agosto, tra i bagni 60 e 150, si muoveranno una sessantina di persone tra vigilantes, bodyguard e volontari di diverse associazioni.

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