Il presidente del consiglio Letta era così contento che
“cinguettava” o “twittava” come si dice ora: "Ce
l'abbiamo fatta! Commissione Ue annuncia ora ok a più flessibilità
per prossimi bilanci per paesi come Italia con conti in ordine. La
serietà paga". Non si capisce niente ma lui si applaude lo
stesso da solo!
Riassumiamo
la sostanza: secondo Letta, la decisione presa durante la riunione
della Commissione dell'Unione Europea del 2 luglio scorso permette di
fare delle “deviazioni di bilancio” che permetteranno al suo
governo di impiegare dei soldi per dare lavoro ai giovani, applicando
il programma tanto sbandierato nei giorni scorsi: “assumeremo 200
mila giovani”!
Vediamo
invece perché Letta è un fanfarone bugiardo, perché i soldi non si
saranno lo stesso e non assumeranno nessuno, insomma cosa è successo
realmente, prendendo frasi e dati dai quotidiani la Repubblica e il
Sole24Ore.
Il comunicato di Barroso puntualizza che "nella
valutazione dei bilanci nazionali per il 2014 e dei risultati di
bilancio per il 2013, sempre nel pieno rispetto del Patto di
stabilità, permetteremo caso per caso deviazioni temporanee dal
percorso di deficit strutturale verso gli obiettivi di medio termine
fissati nelle raccomandazioni specifiche per Paese". Barroso
continua: “Queste deviazioni 'dovranno essere collegate alla spesa
nazionale su progetti cofinanziati dall'Ue nell'ambito della politica
di coesione, delle reti transeuropee Ten o di Connecting Europe, con
un effetto sul bilancio positivo, diretto, verificabile e di lungo
termine".
Anche
qui con il linguaggio burocratico non si capisce niente e perciò
ricapitoliamo:
- bisogna per forza rispettare il patto di stabilità e cioè non superare il tetto del 3% del deficit rispetto al prodotto interno lordo (e questo impedisce di fatto di “deviare” dal bilancio e quindi se non si può andare in deficit i soldi che servono per qualsiasi cosa si devono trovare in altro modo e cioè tassando le masse popolari come stanno già infatti facendo, si parla di circa 8 miliardi da trovare in questo modo);
- i progetti devono essere quelli co-finanziati dall'Unione e cita quali: politiche strutturali e di coesione, le reti transeuropee e il piano Connecting Europe. E questi sono progetti che i governi italiani difficilmente riescono ad iniziare e non portano mai a termine!
- Si deve continuare il percorso virtuoso per il risanamento dei conti pubblici “Oltre a rispettare il criterio del deficit, l'Italia dovrà soddisfare anche il parametro del debito, riducendo di un ventesimo all'anno la differenza tra il 60% del Pil e il livello attuale (127% del Pil nel 2012).” Quindi controllo ferreo su ogni spesa!
E per
evitare “interpretazioni” diverse Barroso conclude dicendo che i
dettagli saranno spiegati in una lettera che il commissario agli
Affari economici e monetari Olli Rehn invierà "ai suoi
colleghi, ai ministri delle Finanze ed all'Europarlamento".
Si
capisce che con questi “paletti e condizioni” che “deluderanno
molti governi, in particolare quello italiano” non si può fare
assolutamente niente di quello che dice Letta, che, come dice il
direttore del Sole 24 ore, si è giocato una partita interna ai
partiti rafforzando la sua posizione e aggiunge che ciò è stato
possibile solo “per le esigenze dei tedeschi che si avvicinano al
voto; e il percorso virtuoso, drammaticamente virtuoso, compiuto
dagli italiani... una lunga fase di sacrifici...!!!”
Davanti
ad una “gravissima recessione” e una “elevatissima
disoccupazione” il governo italiano per bocca di Letta getta fumo
negli occhi alle masse popolari cui si appresta a fare pagare in
maniera ancora più pesante la crisi!
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