venerdì 5 luglio 2013

pc 5 luglio - Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario organizza una mobilitazione nazionale 6 luglio a Roma



Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario organizza una mobilitazione nazionale contro i femminicidi e gli stupri, denunciando l'inerzia dello Stato
 
Lo Stato non tutela le donne. Le leggi non tutelano le donne. Il rispetto, la libertà, l’autonomia, l’indipendenza sono diritti che alle donne spesso non vengono riconosciuti da uomini che per gelosia, possesso, disprezzo o altri disturbi diventano carnefici e vittimizzano le donne della loro vita.
Nel 2012 sono state 124 le donne uccise, 34 quelle assassinate dall’inizio di quest’anno: una strage continua, una richiesta di aiuto che rimane inascoltata, una forma di brutale violenza che non riesce a trovare un limite. Non si può continuare a far finta di niente, non si può continuare a non fare niente.
Alle donne sembra essere rimasta solo la protesta per far sentire la propria voce e chiedere interventi validi da parte delle Istituzioni e delle Forze di Polizia.
Lo rilevano le attiviste Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario: “i diritti delle donne non sono per sempre e vengono negati, prima di fatto, poi di diritto, con l’arretramento delle lotte. Eallora sempre più donne stuprate, sfigurate con l’acido, molestate, oppresse, uccise, violentate e umiliate, sempre più sentenze ultra morbide verso stupratori e assassini di donne”.
Scarsa la fiducia nelle azioni di governo ed il Mfpr dichiara necessaria “una mobilitazione nazionale delle donne, una risposta doverosa, urgente e ineludibile.Una risposta autonoma del movimento delle donne, fuori e contro l'azione che il nuovo governo dice di voler fare. Le donne non vogliono e non possono fidarsi e delegare al governo e allo Stato!”.
Con questo intento il Movimento organizza il 6 luglio a Roma, tre presidi dalle 10 in poi, presso il
Ministero delle pari opportunità, presso quello di Grazia e Giustizia e presso quello degli Interni.
L’appuntamento precede la decisione (in programma l’11 luglio) del Tribunale dei minori e dei Servizi sociali sul “percorso riabilitativo degli stupratori sociali del branco di Montalto di Castro, che hanno violentato il corpo di Marinella e ne hanno ucciso l’anima e la speranza”.
Ad oggi hanno aderito alla mobilitazione: Comitato diritti civili delle prostitute - lavoratrici Coordinamento “3ottobre” Milano - Anna Bardelli università di Milano - Giuseppa Amato di Milano del Si.Cobas dei poliambulatori Niguarda - lavoratrici, disoccupate dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto - precarie, lavoratrici dello slai cobas per il sindacato di classe di Palermo - compagne del MFPR - Associazione “Iosò Carmela” Napoli – Associazione Centro Servizi interdisciplinare Onlus Roma - Lucha YSiesta Roma - l'appoggio di Lella Costa - Collettivo “Mai stare zitte” di Brindisi - Associazione culturale 'Teatro del Mare' Taranto - UDI Monteverde Roma - compagne del coordinamento di Palermo 21 luglio - Caterina Tassone lavoratrice del S. Paolo di Milano - Anna Lavoratrice dell'USI del S. Paolo Milano - FLFL di Bologna - lavoratrici USI Roma.

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