Oggi un corteo composto da un migliaio di persone, tra cui molti immigrati, ha
attraversato le strade del centro di Firenze arrivando sotto le finestre del
consiglio comunale.
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Il corteo è stato convocato da Firenze Antifascista dopo che lo scorso 13
giugno il Reparto Antidegrado della Polizia Municipale ha aggredito un gruppo di
ragazzi senegalesi a Santa Maria Novella.
"Basta Abusi in Divisa". Questo lo striscione che apriva il corteo. Durante
la manifestazione sono stati molti gli slogan lanciati in solidarietà con tutti
coloro che subiscono le violenze poliziesche: dai lavoratori ambulanti di
Firenze a chi ha perso la vita nelle celle di sicurezza delle questure e delle
caserme, in carcere o per strada come Uva, Cucchi, Aldrovandi e Lonzi...solo per
citarne alcuni.
La manifestazione aveva l'obiettivo di non far calare il silenzio sulla
vicenda e di indicare ancora una volta i responsabili di quanto accaduto: la
Giunta, il sindaco Renzi, il nuovo capo della Polizia Municipale oltre che il
Reparto Antidegrado e vale a dire quella catena di comando che ordina, protegge
e finanzia operazioni come quella del 13 giugno.
E' stato ribadito ancora una volta che se veramente il Comune avesse
l'interesse a far emergere la verità avrebbe tutti gli elementi a disposizione
per farlo: i video delle telecamere che spiano la zona di Santa Maria Novella,
l'ordine di servizio e i verbali dell'operazione la cui esistenza è stata
confermata dal Comune stesso e non ultimo il coinvolgimento nella vicenda della
GEST, l'azienda che gestisce la tramvia. Sappiamo invece che ciò non avverrà.
Anche per questo è stato importante essere in piazza oggi così numerosi e
determinati ma ciò non può bastare perché il muro di silenzio che circonda gli
abusi in divisa e in particolare le operazioni del Reparto Antidegrado è ancora
ben lontano dal cadere.
Crediamo però che questa sia la strada giusta per dare il coraggio di
parlare a chi in passato ha subito violenze simili affinché tutta la verità
venga alla luce, perché in futuro non accadano più avvenimenti di questo tipo e
il "reparto speciale" agli ordini del sindaco Renzi venga finalmente
sciolto.
Firenze
Antifascista
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