Riceviamo dal comitato di sostegno alla guerra popolare in India
Intanto
a Taranto due iniziative all'Ilva al mattino alle 6 e al centro città la sera
imprimono una svolta al dibattito e all'azione in questa città
Abbiamo
dato spazio ai movimenti in Turchia, Brasile, per far risaltare come la
tendenza principale nel mondo è la rivolta e la rivoluzione di cui la GP
in India è la punta più avanzata, ma anche perchè questa è la proposta
dei
comunisti e degli internazionalisti nel nostro paese e nelle nostre
fabbriche e città.
Questa mattina all'Ilva abbiamo anche detto nel comizio
colloquio con gli operai, che per dare soluzione ai problemi di lavoro e salute,
di attacchi di padroni, governo e Stato, la lotta sindacale anche classista
come è quella dello slai cobas per il sindacato di classe e del sindacalismo
di base non
basta, serve la politica rivoluzionaria, la rivolta operaia
popolare e la rivoluzione.
In piazza la sera abbiamo duramente
attaccato le via elettorale e il modo di pensare e agire
pacifista, riformista.
La sera è stato però un compagno operaio del
circolo che con un deciso intervento ha chiarito in piazza cosa è la
guerra popolare in India è perchè essa è e può essere, in un contesto diverso,
il
riferimento e la linea - comprensiva della costruzione del partito
comunista maoista - da seguire; ed è stato importante in questa giornata a Taranto
che questo sia stato detto con con chiarezza mettendoci la
faccia.
Positivo è stato anche il volantinaggio per così dire
contemporaneo
delle compagne per la mobilitazione a Roma del 6 luglio contro
femminicidi e stupri, con l'intervento di Margherita che a partire
dagli stupri e dal grande movimento in India che ne è seguito, ha
lanciato la manifestazione;
alcune ragazze, donne hanno raccolto l'appello e hanno chiesto come e se
si
potesse venire, anche se è difficile dato che in questa occasione non
siamo
in grado di approntare un mezzo di massa per portare le donne, ma queste
donne hanno dato comunque un contributo finanziario per il 6
luglio.
Circolo proletari comunisti Taranto
L'intervento del compagno operaio del circolo proletari comunisti di Taranto
Approfitto di questa serata per lanciare, a proposito di
repressione, un appello di sostegno alla guerra popolare in India e alla
popolazione colpita duramente da questa feroce repressione. Certo è che
non si può ridurre il tutto ad una semplice guerriglia senza nessun
fondamento, si tratta invece di una guerra di popolo iniziata nelle
zone (dell'india) più misere, più povere, dove la miseria è più
acuta, palpabile, dove le grandi potenze imperialiste, le grandi
multinazionali sfruttano e devastano sia l'ambiente che le stesse
popolazioni native o tribali come gli Adivas,i questi ultimi fatti
oggetto sempre da parte del governo indiano di una quasi soppressione
dell'intera popolazione.
Ma questa, come ho già detto, è una guerra di
popolo che stà interessando e coinvolgendo sempre più larghe masse di
gente, dagli studenti agli intellettuali fino a raggiungere le forze
rivoluzionarie del paese; ed anche nel resto del mondo questa guerra
condotta dal popolo suscita grande interesse.
Tutto questo, mentre
dall'altra parte il governo indiano filo-imperialista lancia una
massiccia e gigantesca campagna di repressione chiamata Green-Hunt
(caccia-verde), nulla di più che una vera e propria caccia all'uomo fino
all'ultimo uomo (ribelle). Repressione fatta di uccisioni, villaggi
distrutti, stupri e stermini di massa. Ma comunque le popolazioni, le masse
indiane dirette dal partito comunista maoista indiano stanno e sanno
rispondere bene colpo su colpo alle offensive attuate dal proprio governo
sterminatore, in questa che è una vera e propria lotta di classe che vede
contrapposti da una parte l'imperialismo, la borghesia indiana e
dall'altra il popolo i proletari, i rossi.
Perciò l'india oggi
rappresenta il più grande ed evidente degli esempi che le masse popolari
proletarie si muovono e sono sempre più orientate in un unica
direzione, ossìa la strada della vittoria sul capitalismo la
rivoluzione! Perdipiù ci dimostra, e lo fà ancora oggi in questi stessi
giorni, che il marxismo-leninismo-maoismo sono armi nelle mani dei
proletari e soprattutto attualissimi ai giorni nostri, quindi
rappresentano (i tre grandi maestri) una guida vitale se si vuole
contrastare il capitalismo e l'imperialismo spietato a scapito delle
masse proletarie.
Gli ultimi scontri tra ribelli e governo risalgono al
25 maggio scorso dove un gruppo di ribelli maoisti del Fronte di
liberazione ha attaccato e con successo un convoglio composto da una
ventina di veicoli, scortati dalla polizia ed esercito, che trasportavano
membri del Partito del Congresso. Ne è scaturito un feroce scontro a
fuoco dove sono stati eliminati 27 cosiddetti nemici del popolo tra cui
il famigerato e acerrimo nemico delle popolazioni oppresse Mahendra
Karma, massacratore, violentatore, stupratore e fedele servo
imperialista.
Concludendo si vuole con questo appello smuovere di più le
coscienze magari anche un pò più l'opinione pubblica ma soprattutto
portare alla luce, informare, sapere e sostenere queste popolazioni con
ogni sforzo a disposizione a livello nazionale ma anche e soprattutto a
livello internazionale.
VIVA LA GUERRA POPOLARE IN INDIA!
VIVA LA RIVOLUZIONE ROSSA OVUNQUE!
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