mercoledì 2 maggio 2012

1 maggio - contestati Fassino e Bersani - ma a Palermo c'era Proletari Comunisti in prima fila a contestare come le immagini TV dimostrano

Maggio - Contestati Bersani e Fassino

Un Primo Maggio senza sconti. Il sostegno al governo Monti fa fischiare le orecchie ai dirigenti del Pd. In Sicilia è toccato nuovamente a Bersani. A Torino è stato contestato Fassino. Attaccare il mulo dove dice il padrone non è una buona politica.

Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani è stato contestato da un folto gruppo di giovani dei centri sociali mentre era all'interno della casa del popolo a Piana degli Albanesi per celebrare il 1 Maggio a Portella delle Ginestre. I manifestanti hanno urlato «lavoro, lavoro» e «vergogna, vergogna», durante l'intervento del leader del partito democratico rimproverandogli il sostegno al governo Monti. Le visite in Sicilia in Bersani non sembrano passare inosservate. A febbraio una trentina di giovani aveva esposto uno striscione davanti al teatro Zappalà – dove era atteso Bersani per una iniziativa del Pd - con su scritto ''Vergogna! Luca in fin di vita per i vostri profitti'', con riferimento al giovane militante No Tav in fin di vita dopo essere caduto da un traliccio dell’alta tensione per impedire l’occupazione del suo terreno da parte della polizia.

A Torino invece, il corteo del primo maggio si è aperto con una contestazione al sindaco Piero Fassino da parte di alcuni giovani del movimento No Tav. Il sindaco stava muovendo i primi passi alla testa del corteo, quando i giovani hanno iniziato a contestarlo tentando di entrare nel corteo per avvicinarsi a lui. È subito intervenuta la polizia che fisicamente bloccato i ragazzi schierandosi tra loro e Fassino. È esplosa un petardo, e dopo un momento di tensione, tre giovani sono stati fermati dalla polizia e portati in Questura.. Il corteo, che vedeva in prima fila, accanto al sindaco Fassino, tutte le autorità locali (schierata a favore della Tav) è poi proseguito per via Po ma è stato diviso in due dalla polizia. Un centinaio dei giovani dei centri sociali è infatti riuscito ad infilarsi nel corteo, poco dietro le istituzioni, ma un fitto cordone di agenti antisommossa si è messo davanti a loro per tenerli a distanza.

http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/8509-contestati-bersani...
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TO: Le forze dell'ordine sfilano al 1°maggio? chiedilo a Fassino

Davvero surreale questo primo maggio torinese in cui il sindaco della città si vede costretto a farsi scortare da polizia e forze dell'ordine per poter sfilare.
Già nei primi momenti del corteo un nutrito gruppo di studenti e studentesse della verdi occupata insieme a molte altre persone dello spezzone sociale e molti cittadini e cittadine incuriosite da quanto si determinava, hanno contestato la presenza del sindaco Fassino al corteo del primo maggio torinese. Non era accettabile che chi è responsabile della chiusura di molti asili a causa del licenziameno (o non rinnovo del contratto come lo chiamano loro) di centinaia di insegnanti nella nostra città, del completo smantellamento del comparto sociale attraverso il non pagamento delle cooperative a cui negli scorsi anni è stato delegato tutto il settore dell'assistenza, possa farsi vetrina di se stesso nella giornata dedicata ai lavoratori.
Immediata la reazione delle forze dell'ordine che sono entrate in mezzo al corteo manganellando e picchiando chiunque trovassero a loro tiro comprese persone anziane e fermando, dopo aver picchiato selvaggiamente, 4 persone poi rilasciate nel primo pomeriggio.
Notevole la reazione delle persone presenti nel corteo che hanno più volte applaudito al lungo speakeraggio che ha attraversato tutta via po letteralmente riconquistata dopo un tentativo della polizia di impedire ad alcune persone chiuse in una via laterale di rientrare.
Nel frattempo gli studenti delle scuole medie superiori animavano la campagna contro la gtt ed il rincaro dei biglietti dei pullman e dei parcheggi sanzionando tutti i parchimetri presenti nella centralissimi via po.
La polizia ha quindi letteralmente scortato Fassino per tutto il corteo sino al suo intervento dal palco di piazza San Carlo. Ma anche qui il teatrino che avrebbero voluto non è andato in scena con dure contestazioni da gran parte della piazza, dalle insegnanti presenti alle persone che, come noi, vedono nel sindaco il responsabile dello sfacelo di questa città ad eccezione unicamente dei pochi rimasti fedeli al partitino come si vede chiaramente dai video che stanno girando in rete.
Lo spezzone sociale quindi non si è fermato in piazza san carlo ma ha proseguito dirigendosi verso il comune dove con un trabattello ed una scala issata sul furgone si è raggiunta la balconata del comune e qui si sono appese le foto dei NOTAV Giorgio e Luca ancora in stato di arresto (41 bis per Giorgio e censura sulle comunicazioni!) dal 26 gennaio. Anche qui , nuovamente, la polizia reagisce selvaggiamente caricando più volte le centinaia di persone presenti mettendo a rischio anche le persone che in quel momento si trovavano sulla scala. Dopo alcune cariche e momenti di tensione il furgone ritorna nuovamente e viene rimontata la struttura per riportare a casa chi nel trambusto era rimasto ostaggio nella staccionata portandoli in salvo ma non prima di aver esposto un ulteriore striscione "liberi tutti/e" ed aver issato un bandiera notav a finaco di quelle istituzionali.

Un primo maggio di lotta dunque e non di mera ricorrenza, è davvero il momento di dire basta!

http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/4608-tole-forze-dellordine-sfilano-al-1°maggio?-chiedilo-a-fassino
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VIDEO CARICHE A TORINO :
http://www.youtube.com/watch?v=C4UEVM_Kr7Q&feature=player_embedded
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Primo Maggio a Portella della Ginestra: contestato Bersani

Quest'anno per il Primo Maggio a Portella della Ginestra non si è assistito soltanto alla solita retorica di commemorazione della strage fatta da partiti e sindacati sul viale del tramonto, ma si è tornato a parlare davvero di politica.
Quest'anno il primo maggio si è trasformato in un occasione di contestazione al governo Monti, alla riforma del Ministro Fornero tesa a smantellare diritti e precarizzare sempre di più il lavoro, e soprattutto al segretario del PD Bersani che queste politiche le supporta e ogni tanto sembra dimenticarsi quanto la sua agibilità politica all'interno delle piazze sia finita.
Così a ricordargli quanto sia inaccettabile la sua presenza a Portella della Ginestra, come in qualunque altra piazza del primo Maggio e delle lotte reali, sono stati un centinaio di manifestanti tra NoTav, studenti, precari e sindacati di base.
Bersani è stato oggetto di contestazione sin dalla prima mattinata quando il suo intervento previsto presso la casa del popolo di Piana degli Albanesi è stato interrotto a più riprese senza permettergli che il suo discorso potesse fungere da cassa di risonanza per le sue campagne elettorali e per le politiche di sacrifici del governo Monti.
Dopo lo svolgimento del corteo, alla quale era presente anche uno spezzone regionale dell'opposizione sociale partecipato da centinaia di persone, tra Piana e Portella della Ginestra il segretario PD è stato colpito da un'altra, ancora più fragorosa, contestazione che ha ribadito quanto fosse sgradita la sua presenza.
La piazza ha decretato di non voler accettare che, chi non si fa scrupoli a parlare di sacrifici da scaricare sui lavoratori e sui soggetti deboli o chi supporta e avalla la costruzione del treno ad alta velocità in Val Susa nonostante la resistenza portata avanti dalla popolazione valligiana, abbia la possibilità di partecipare a momenti di memoria di chi ha vissuto le manifestazioni e le piazze pagando con la vita la propria determinazione a cambiare lo stato di cose.
Sessantacinque anni fa, infatti, queste campagne erano state al centro di una grande manifestazione contadina volta all'occupazione delle terre dei latifondi. Questa manifestazione, la prima della festa dei lavoratori dopo la dittatura del ventennio fascista, era stata repressa nel sangue dagli apparati politico-mafiosi a servizio di capitale e latifondisti. Quegli stessi interessi che oggi sono portati avanti proprio dalla cricca tecnocratica di Monti e dei suoi lacchè, quegli stessi interessi che Bersani e il PD portano avanti in Val di Susa insieme alla lobby SiTav.
Bersani dunque non è riuscito a sfilare tranquillamente in una piazza che dopo oltre sessant'anni è tornata ad esprimere incompatibilità e conflitto, perché il primo maggio torni ad essere una giornata di lotte sociali e non di semplice ricordo.

Da Torino

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