il 12 dicembre, dopo tanti balletti Bonanni-Angeletti-Camusso hanno trovato l'unità è partorito l'ennesimo sciopericchio di 3 ore contro la manovra Monti con richieste relative, essenzialmente volte ad emendarne alcuni punti su pensioni e ICI, ma soprattutto a segnalare il fatto di essere stati trattati a pesci in faccia da Monti nella realizzazzione della stessa manovra.
I tre sindacati hanno tirato la volata all'arrivo del governo Monti, al carro della opposizione parlamentare Casini-Bersani, ne condividono sostanza e necessità, per cui la loro opposizione non ha alcuna intenzione di cambiare le cose ma di contribuire a farle meglio e qui per meglio sta 'scaricare la crisi sui proletari e le masse popolari, per ssostenere banche e padroni'
Il posto del sindacalismo di classe è fuori e contro questo sciopero.
Il posto di proletari comunisti è nelle fabbriche e nei posti di lavoro nelle piazze per organizzare una vera opposizione politica e sociale.
Segnaliamo ancora una volta che gruppi sedicenti comunisti o marxisti-leninisti-maoisti - quali carc-nPCI - fanno invece tutto il contrario. Massimo sostegno e copertura al sindacalismo confederale e in particolare alla CGIL e Camusso, nulla sui posti di lavoro per organizzare una vera opposizione.
Il 12 vi è anche l'anticipazione dello sciopero dei metalmeccanici della Fiom contro il piano Marchionne e la manovra Monti.
Rispetto a quest'ultimo la posizione di proletari comunisti è diversa. Qui partecipiamo criticamente con volantini e iniziative, ma anche qui bisogna denunciare la linea, la pratica e organizzazzione della direzione FIOM che lavora per rientrare nella concertazione della Camusso e ai tavoli Fiat, e non contro di essi.
Nelle fabbriche serve il sindacato di classe basato sui cobas e i circoli di proletari comunisti, e questi scioperi e manifestazioni sono occasioni per propaganda agitazione e organizzazione.
proletari comunisti - PCm Italia
10 dicembre 2011
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