Questa mattina lo slai cobas per il sindacato di classe ha diffuso il volantino contro il governo Monti alla Fiat di Termini Imerese durante l’assemblea degli operai indetta per la convalida dell’accordo con la Dr Motor dopo l’incontro di giovedì scorso.
Circa 300 operai hanno ascoltato la lunga spiegazione dei termini tecnici dell’accordo a cominciare questa volta da quello con la Dr, dato che di quello sui 640 che andranno in mobilità e poi in pensione si era parlato nell’assemblea precedente, e alla fine degli interventi su richiesta del sindacalista fiom hanno alzato la mano a stragrande maggioranza per dire sì all’accordo… “Non ce n’era un altro da votare”, ha affermato ironicamente qualche operaio.
Vista la novità del decreto del governo sulle pensioni molta attenzione era verso il punto dell’accordo che dovrebbe blindare i 640 che andranno in mobilità dopo i due anni di cassa integrazione mantenendo le attuali condizioni, ma proprio su questo il sindacalista Fiom ha detto che si tratta comunque di una “promessa fatta in pubblico dal ministro Fornero che dovrà mantenere gli impegni così come tutte le altre istituzioni…” e che però deve ancora essere messa nero su bianco.
In un silenzio generale piuttosto rassegnato un anziano operaio dei servizi ha fatto un intervento abbastanza arrabbiato, dicendo che secondo lui questo gruppo di lavoratori, circa 50, rischia di restare fuori da ogni accordo, chiamando i propri compagni a muoversi, accennando al fatto che qualche auto è ancora rimasta nello stabilimento!
Ma sia questo appello che alcune voci di dissenso non vanno oltre la lamentela…
I sindacalisti hanno tenuto a dire che nessuno resterà fuori, né dei servizi né dell’indotto, anche se i tempi sono lunghi e tutta la procedura è da seguire da molto vicino e passo passo per evitare sorprese, e per questo si organizzeranno altre assemblee.
Ancora una volta i sindacalisti hanno tenuto a sottolineare che hanno fatto il massimo della mediazione possibile… perché si è riusciti a portare da
Diversi operai rimangono scettici ancora soprattutto rispetto sia alla fattibilità che ai tempi di messa in opera del piano Dr, troppo lungo, troppe incognite e con l’aria che tira al governo…
Abbiamo condiviso le preoccupazioni di alcuni operai sulla lunga cassa integrazione, “nel frattempo molti diventeranno troppo vecchi per essere assunti da Dr… e si ripartirà comunque dai livelli più bassi”, sui soldi che diventeranno sempre meno e sul fatto che c’è il pericolo che molti operai possono non reggere psicologicamente una volta fuori dalla fabbrica.
Anche per cercare di evitare questi pericoli abbiamo sottolineato la necessità di rimanere subito organizzati dal basso anche fuori dalla fabbrica per essere protagonisti attivi in tutte queste novità che si concretizzeranno nel prossimo anno.
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