mercoledì 7 dicembre 2011

pc 7 dicembre - genova - verso la rivolta.. operai della fincantieri

Fincantieri, lunedì sciopero
gli operai bloccheranno la cittàDopo l'incontro a Roma con l'azienda che ha annunciato la cassa integrazione per tutti i dipendenti reazione durissima dei lavoratori, che marceranno sulla Prefettura


Una manifestazione dei lavoratori Fincantieri
Otto ore di sciopero e corteo fino alla Prefettura. I lavoratori della Fincantieri di Sestri scendono in piazza contro l'ipotesi sempre più probabile di chiusura del cantiere. Lunedì, quindi, sciopero contro la manovra ma anche contro le fabbriche messe sempre più a rischio. Al prefetto i sindacati chiedono una convocazione urgente da parte del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.
Se non c'è più nulla da costruire, allora l'unica prospettiva possibile è quella della cassa integrazione per tutti. Fincantieri si "cautela" di fronte alla prospettiva sempre più nitida di non avere più niente da fare a Sestri da marzo del prossimo anno, quando sarà partita la "Oceania Riviera". Così, di fronte ai sindacati, annuncia la sua intenzione di chiedere al ministero la cassa integrazione straordinaria per due anni per tutti i 741 dipendenti di Sestri. è il picco massimo previsto ed è compreso all'interno di un quadro nazionale, ufficializzato ieri a Roma al comitato consultivo paritetico, che prevede cassa integrazione straordinaria per 3.670 unità.

L'azienda, però, di fronte ai sindacati presenti per statuto, precisa che per quanto riguarda i carichi di lavoro bisogna distinguere fra utilizzo medio (il dato nazionale scende allora a 2.233 unità e a 518 per Sestri) e possibile picco. Tutto quindi dipenderà dalle prossime commesse, ma proprio questo è il punto più dolente per Sestri. L'azienda non ha fatto annunci in proposito (assente l'a. d. Bono, era rappresentata dai direttori Colombo e Sorrentino), ha sfruttato il tavolo per comunicare la procedura di apertura della Cigs, visto che la cassa ordinaria da fine anno è senza copertura, ma non ha lesinato qualche critica al passato governo che, di fatto, avrebbe costretto Fincantieri a congelare il vecchio piano industriale.

Il quadro, da allora, non è cambiato. Anzi, è cambiato in peggio, come dimostrerà fra breve anche lo studio commissionato all'advisor Roland Berger: tutta la cantieristica soffre, così come tutti gli altri settori produttivi. La crisi non risparmia proprio nessuno. Fincantieri resiste grazie a una ritrovata leadership mondiale nel settore delle navi da crociera e un buon carico di ordini sul militare. Ma chiaramente questo non basta per mantenere in piedi l'intero impianto, fanno capire i rappresentanti del gruppo. Da qui la richiesta al governo di sostenere per altri due anni le difficoltà del gruppo. Sestri, da questo punto di vista, rischia di pagare il prezzo più alto, insieme ad Ancona e a Castellammare. Ma anche Marghera andrà incontro a una lunga stagione di sacrifici.

"L'incontro è andato davvero male - commenta rientrando da Roma il segretario genovese della Fiom-Cgil Bruno Manganaro - Bono c'era sempre stato, finora, a questi incontri, ma stavolta ha preferito delegare ad altri. Per Sestri si parla di 741 dipendenti in cassa integrazione, vale a dire tutti quanti. La cassa media? Staremo a vedere, per il momento la richiesta al ministero del Lavoro è per 741 persone. C'è un'altra cosa inquietante in quell'elenco che ci è stato letto, che è quello degli esuberi. Per Sestri la casella è bianca, non c'è un numero e senza lavoro potrebbero anche qui essere tutti quanti".

Spaventano soprattutto certe affermazioni, a margine della richiesta ufficiale, raccolte dai rappresentanti dei lavoratori. "Quel piano industriale presentato e poi bloccato - continua Manganaro - oggi è diventato soltanto "sospeso" e torna quindi di attualità. L'azienda dice di averlo accantonato per le pressioni del vecchio governo, ma la situazione non è affatto cambiata. Che dire? Andremo al confronto con il nuovo governo, cominciando dal ministero del Lavoro per arrivare a quello dello Sviluppo Economico". Oggi assemblea in fabbrica, con sciopero. In attesa di una convocazione da Roma. Ma le speranze di salvare il cantiere di Sestri, assicurandogli nuovo lavoro dopo marzo, oggi sono un po' più flebili.
(mas. m.)
(07 dicembre 2011)

Nessun commento:

Posta un commento