A ROMA, ieri le forze repressive dello stato hanno adottato metodi analoghi a quelli cileni. Le falsificazioni e le manipolazioni dei mass-media vanno smascherate e denunciate con valutazioni politiche non banali e generiche.
Vanno altresì denunciati politicamente quei pochi nostalgici dei servizi d'ordine del PCI o PRC che anche ieri si affannavano ad insultare i militanti e ad indicarli alla polizia. I commenti di chi non c'era, o di chi c'era e ha visto o interpretato male e con pre-giudizi vanno contrastati, perchè sono superficiali e ripetitivi di un clichè ideologico introiettato dopo anni di propaganda delle forze borghesi e revisioniste( storiche) contro l'uso della violenza (degli altri). Si dimentica scientemente che l'organizzazione del sistema capitalistico è basata sulla violenza metodica e scientifica quotidiana. Violenti sono i rapporti di produzione basati sul lavoro salariato, violento è il capitalismo mondiale(imperialismo ) che colonizzando interi continenti produce milioni di morti per fame e guerre. Violenti sono i giornali, le televisioni e tutti i mass-media che diffondono menzogne e manipolazioni della realtà. Violenza è il precariato "stabile" che produce subordinazione, miseria e infelicità. Violenza è imporre opere inutili e dannose alla popolazione solo perchè si ricerca il profitto di pochi.
Violenza è la speculazione finanziaria e l'esistenza delle stesse banche che con i
risparmi di tutti finanziano un manipolo di sfruttatori corrotti e maneggioni.
B. Brecht rende bene l'idea quando si chiede: "E' più grave fondare una banca o rapinarla?" Violenza è la " democrazia borghese" basata sulla delega. Violenza è il governo Berlusconi ed il suo apparato repressivo. Violenza è alzarsi ogni mattina ed essere costretti a svolgere lavori ripetitivi ed inutili per poche centinaia di euro. Violenza è il lavoro nero e dei minori.
Violenza è la produzione di incultura. Violenza è permettere che le santanchè o i Fede o i Cicchitto di turno sparino cazzate liberamente senza che nessuno li zittisca, anzi le "opposizioni" si dialettizzano con loro. Violenza è la
pratica dei marchionne e degli agnelli che organizzano un processo produttivo che
rende gli operai schiavi e che licenzia i ribelli. Violenza è essere infami contro i compagni, anche se non si è d'accordo con le loro pratiche politiche.
Violenza sono le scuole private dei ricchi e di comunione e "disperazione", finanziate coi soldi dei proletari che pagano regolarmente le tasse. Violenza è non rispettare le esigenze dei diversamente abili, perchè non produttivi per il sistema. Violenza è il Vaticano( e tutte le religioni ) che con la paura e le menzogne annientano e subordinano le coscienze, impedendo il libero pensiero.
Violenza è "il pacifismo" impotente e truffaldino praticato da persone ingenue e in buona fede, " educate " e manipolate da personaggi lugubri ed in malafede che vogliono di fatto impedire qualsiasi forma di lotta contro questo sistema e si potrebbe continuare per parecchie righe...... In sostanza il capitalismo e il suo sistema di potere articolato è violenza organizzata.
Quindi, tornando alla giornata di ieri ci si chiede come si fa ad "indignarsi" se in mezzo ad una grande manifestazione di 1 milione di persone, si rompe una vetrina o
si attacca un'agenzia interinale? I perbenisti che magari in corteo urlano contro il precariato o il lavoro interinale, come fanno a scandalizzarsi se qualcuno pensa a chiuderle (è bene ricordare che una delle prime leggi sul precariato, legge Treu, è stata approvata da Rifondazione comunista di Bertinotti nel 1997)?
Se in tutti i cortei, giustamente, si urlano parole d'ordine contro la politica d'aggressione imperialista dei governi borghesi italiani, perchè poi indignarsi se qualcuno si incazza contro dei luoghi simbolo del ministero della guerra? E si potrebbe continuare all'infinito per dimostrare che il risultato di 30 anni di sistematica destrutturazione, demonizzazione e revisione delle idee scientifiche del materialismo storico e dialettico e quindi del socialismo (quello vero, non craxiano)e del comunismo,hanno prodotto una generazione di militanti confusi(o meglio una parte di essa) non in grado di interpretare scientificamente la realtà, avendo introiettato fin nelle viscere un modo di pensare (o meglio, di NON PENSARE) indotto dagli strumenti di comunicazione della borghesia. Un'altra questione su cui soffermarsi per fare un po' di informazione corretta è l'attacco a freddo della polizia all'imbocco di P.za S.Giovanni, dove c'è l'incontro tra via Labicana e Merulana. Non c'era alcun pretesto per farlo. Solo dopo si sono accesi gli scontri che hanno coinvolto migliaia di persone, la maggior parte delle quali inerme. Questa è la cruda verità. Molte cose ci sono ancora da fare per passare dal giusto ribellismo ad un progetto politico organizzato per contrastare ed abbattere questo
sistema, che produce governi sempre al servizio della borghesia.
Da indignati a incazzati, DA INCAZZATI AD ORGANIZZATI.
Da L'latraLombardia
Nessun commento:
Posta un commento