Mentre continuano gli attacchi del Partito Comunista dell’India maoista al governo reazionario indiano che ha scatenato una guerra contro i suoi stessi popoli in diversi stati del paese, si allarga il consenso tra esperti e intellettuali nei confronti della guerra popolare.
Il governo di Manmohan Singh, il governo degli scandali e dell’affamamento del popolo cerca di arginare il sostegno montando accuse…
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India: il tribunale condanna a vita il Dr Binayak Sen, medico della clinica per le popolazioni tribali, con l’accusa di aver aiutato i maoisti: i sostenitori protestano
24 dicembre 2010 – il Dr Sen presenta ricorso contro il verdetto del tribunale di Raipur che lo ritiene colpevole di sedizione.
Da Kumar Sujeet
Raipur | ven 24 Dic 2010
(Reuters) - Un tribunale ha condannato a vita un medico accusato di legami con i ribelli maoisti venerdì, un caso di alto profilo che ha visto appelli da parte di premi Nobel affinché la più grande democrazia del mondo salvaguardi i diritti umani.
Binayak Sen, 60 anni, è stato arrestato nel
Il Chhattisgarh è uno dei centri della guerriglia maoista che si estende su una fascia centrale e orientale dell'India.
"Binayak Sen insieme (altri due) sono stati condannati per sedizione e cospirazione contro lo Stato, tra le altre accuse," ha detto ai giornalisti il pubblico ministero TC Pandya.
Tutti e tre gli imputati sono stati condannati al carcere a vita. Possono presentare appello contro il verdetto ad un tribunale superiore. A Sen era stata concessa la libertà su cauzione dalla Corte suprema lo scorso anno.
Sen ha acquisito fama internazionale per la direzione di centri di salute per gli abitanti dei villaggi nelle regioni tribali. È stato anche critico nel confronti dell’appoggio del governo alle milizie tribali che sono state formate per combattere i ribelli maoisti.
Nel 2008, il Global Health Council, un'associazione di organizzazioni e lavoratori sanitari, ha dichiarato Sen vincitore del Premio Jonathan Mann per la salute globale e i diritti umani.
Dopo di che, 22 scienziati e premi Nobel hanno fatto un appello al governo indiano affinché lo liberasse per fargli ritirare il premio negli Stati Uniti.
I Premi Nobel hanno detto che la legislazione secondo cui Sen era stato incarcerato non tiene conto degli standard internazionali sui diritti umani.
"Sono assolutamente in disaccordo con la decisione del giudice," ha detto ai giornalisti Illina Sen, la moglie del medico. "Non c'era alcuna prova contro di lui, andremo alla Corte suprema".
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