mercoledì 24 febbraio 2010

Femminismo proletario rivoluzionario

Una delle caratteristiche ideologiche e politiche di proletari comunisti nell'affermazione del marxismo-leninismo-maoismo nel nostro paese è l'elaborazione prolungata, ideologica, politica e pratica del femminismo proletario rivoluzionario.
Questo rende diversa la nostra tendenza, che costruisce nel nostro paese il partito comunista di tipo nuovo, da tutte le altre tendenze di analogo orientamento ideologico.
Nel campo del femminismo e del movimento delle donne la nostra tendenza è conosciuta e in parte affermata, organizza lotte, promuove discussione, sviluppa campagne.
Recentemente nel movimento si è sviluppato un dibattito sulla questione divieto burqa ecc.
Ci pare importante far conoscere la posizione delle compagne del Mfpr



Immigrate, razzismo, femminismo proletario
"Noi che odiamo così tanto il burqa ..."
"Noi che odiamo così tanto il burqa non permetteremo che sia l'imperialismo
occidentale a togliercelo. Sarebbe come uno 'stupro'!"
da una dichiarazione della giornalista/attrice afghana Niloufar Pzira

Questo forte appello della giornalista/attrice afghana Niloufar Pzira che nel Novembre 2001 riprendemmo e rilanciammo nell'ambito di una campagna che facemmo a livello nazionale a sostegno delle donne afghane contro la guerra imperialista degli Usa e paesi alleati, è oggi più che mai è attuale e vero.
Ciò che accade in Francia relativamente alla questione burqa e che in certe forme inizia ad essere discusso in Italia, vedi le recenti dichiarazioni della Carfagna, non è altro che l'ennesima sporca strumentalizzazione dei governi imperialisti che per anni hanno accettato senza muovere un dito la brutale condizione di schiavitù delle donne,l'Afghanistan è solo un esempio, sostenendo e finanziando il governo dei Talebani, e ora si allargano la bocca con proclami di volere portare "la libertà" alle donne.
Ma di quale "libertà" parlano ???
E parliamo???
Chi dovrebbe rispettare i diritti umani e civili dei popoli e in questo caso delle donne, essere difensori della loro dignità??? Un Sarkozy, un Berlusconi, una Carfagna? Gli stessi che, mentre parlano a proposito della questione burqa, di "primi e concreti passi per liberare le donne immigrate dall'oppressione", istituiscono ogni giorno uno stato di polizia all'interno dei propri paesi e
portano avanti politiche che calpestano sempre di più i diritti delle donne,
soprattutto le più povere, le immigrate, lasciando inalterati ANZI IMPONENDO E POTENZIANDO BEN ALTRI BURQA, CHE OPPRIMONO E VOGLIONO ANNULLARE LE DONNE IMMIGRATE, VEDI LE CONDIZIONI IN CUI SI VIVE IN FRANCIA NELLE BANLIEUS, VEDI NEL NOSTRO PAESE I CIE, DOVE LE DONNE IMMIGRATE NON SOLO VENGONO RECLUSE MA ANCHE VIOLENTATE , VEDI IL PACCHETTO SICUREZZA FASCISTA E RAZZISTA, VEDI IL REATO DI CLANDESTINITA'.

Certo che il burqa è una delle forme visibili dell'oppressione femminile, soprattutto nei paesi oppressi dall'imperialismo, ma non è certo la classe borghese che può eliminare le basi materiali da cui sorge l'imposizione del burqa alle donne.

A questo proprosito, riporto alcuni stralci di un articolo che scrivemmo proprio allora nel 2001:

"Per rompere le catene è necessaria una lotta senza tregua, le donne devono imporre i loro diritti anche con la forza", hanno gridato le donne afghane alla manifestazione da loro organizzata per l'8 marzo in Pakistan, mettendo in pericolo la loro vita.
"Noi donne dell'Afghanistan trasformeremo la nostra rabbia in forza combattiva... vi sono donne coraggiose che si stanno ribellando contro i barbari sistemi e leggi dei talebani e di altri fondamentalisti islamici.
... Le donne sono arrivate al punto di impugnare le armi contro i loro oppressori...
Le donne devono prendersi per mano e rafforzare le loro lotte, devono unire le loro forze e costruire un movimento organizzato per la rivoluzione...
Questa è la strada per la libertà e questa strada noi compagne del mfpr vogliamo appoggiare!... "

A cominciare dalla realtà concreta in cui oggi viviamo e lottiamo.
Donatella - MFPR Palermo


1° MARZO, A FIANCO DELLE IMMIGRATE

In preparazione del 1° marzo il MFPR in questa lotta porta, in particolare, il sostegno alle donne e alle lavoratrici immigrate.
Pensiamo che a maggior ragione per le donne lo sciopero e la mobilitazione non possono che essere GLOBALI. Perchè le immigrate fanno tutto, dai lavori nei servizi e nelle realtà lavorative più pesanti, faticose e spesso umilianti, ai lavori nelle case come badanti, domestiche, al lavoro come prostitute, ecc.
Perchè subiscono, come immigrate e come donne, non una ma una triplice oppressione, fatta di supersfruttamento, razzismo, sessismo, a cui si accompagna l'intreccio tra oppressione patriarcale nelle famiglie d'origine e oppressione moderno/imperialista del nostro paese.
Per le donne immigrate la lotta per il lavoro, per il diritto al permesso di soggiorno, alla cittadinanza, la lotta contro il razzismo, è strettamente legata alla lotta contro il sessismo, fatto di doppie discriminazioni sessuali, di 'luoghi comuni' maschilisti che offendono la dignità e i grandi sacrifici delle immigrate, ma anche di stupri di Stato.
Non solo, questo governo che ha uno schifoso disprezzo per le donne e soprattutto per le donne immigrate (che sono buone solo se possono essere usate come prostitute per i Bertolaso, come donne-tangenti) vuole anche in Italia imporre - come sta accadendo in Francia con il divieto del burqa - la sua (in)civiltà con leggi fasciste e con la repressione.
Noi sosteniamo la mobilitazione delle immigrate perchè pensiamo che l'unità necessaria tra donne italiane e donne immigrate, tra lavoratrici italiane e lavoratrici immigrate, passi dal nostro sostegno ora all'autorganizzazione delle immigrate, e alle loro rivendicazioni:
- diritto di cittadinanza per chi lavora
- permessi di soggiorno per tutti
- uguaglianza dei diritti sui posti di lavoro e in materia di precarietà e disoccupazione
- chiusura dei CIE,
- abolizione del pacchetto di sicurezza antimmigrati

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

INVITIAMO LE IMMIGRATE IN LOTTA A PORTARE IL LORO CONTRIBUTO E LA LORO RIBELLIONE ALLA DUE GIORNI 13/14 MARZO A TARANTO:
"Bagagli per un viaggio delle donne in lotta"

mfpr@fastwebnet.it
mfprpa@libero.it
3475301704 (margherita)
3408429376 (donatella)
23-2-2010

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