Verso lo sciopero degli immigrati del 1 marzo: Milano, via Padova 19 febbraio
Mentre in città il circo mass mediatico cerca di supportare le iniziative bipartisan della giunta Moratti e degli esponenti del centro sinistra, come Penati, di chiara matrice elettoralistica in vista della prossima tornata, che vede un giorno i proclami della Lega che incitano le forze di polizia agli arresti casa per casa “contrapporsi” al “buonismo pacificatorio” di PD e PdL, che “abbassa” i toni invocando iniziative pacificatorie tra le comunità arabe e sudamericane, interventi e interviste che comunque mostrano il tentativo di legittimare una presenza sempre più massiccia di polizia ed esercito in chiave anti immigrati e di copertura del razzismo istituzionale. Mentre avviene ciò si susseguono e si contrappongono le iniziative degli antirazzisti. Così sotto un cielo grigio, in un pomeriggio carico di pioggia un centinaio di immigrati, esponenti del comitato antirazzista, occupanti di case, forze politiche, dal Pcl a Proletari comunisti, ad esponenti di vari partiti senza bandiere, centri sociali, studenti, esponenti del sindacalismo di base, danno vita ad un corteo comunicativo per le strade del quartiere, che vari interventi dal microfono che denunciano la realtà a cui sono costretti gli immigrati, come lo sfruttamento schiavistico sui luoghi di lavoro – cantieri o cooperative che siano -, sino al “paradosso” di immigrati senza permesso di soggiorno impiegati a costruire la nuova caserma dei carabinieri a Brescia. Ma dal microfono si denuncia anche l’odioso clima razzista che le istituzioni mettono in campo quotidianamente, smascherando le false campagne, di mancanza o come “amino” affermare giornali e politici di centro e di centro sinistra, di più esercito e polizia, perché i rastrellamenti avvengono tutti i giorni e non solo in viale Padova. Si è levata forte la denuncia del clima denigratorio, intimidatorio, repressivo che Digos e polizia, stanno mettendo in campo contro gli antirazzisti, immigrati, commercianti, nel tentativo di far fallire queste mobilitazioni. I compagni di proletari comunisti hanno portato anche la denuncia e la solidarietà verso il popolo, NoTav, della Val Susa colpito e represso barbaramente, e come, razzismo istituzionale e repressione contro i movimenti che si oppongono alla devastazione dei territori, siano parte dello stesso problema, così come lo sfruttamento dei lavoratori immigrati e degli italiani non sono cose diverse, ma che devono trovare momenti di unità e organizzazione e azione, per sconfiggerli. Anche se queste proposte sono state in parte tagliate dai promotori della manifestazione, una reporter del circuito di YoureporterTv ha reputato che andassero approfondite immortalandole in un ampia intervista.
Proletari comunisti milano
21-2-010
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