Oltre 150.000 in piazza in solidarietà con la Palestina
Elizabeth Short | morningstaronline.co.uk
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
22/10/2023
I manifestanti denunciano la disinformazione dei media e accusano i laburisti di "non avere spina dorsale"
Manifestanti durante una marcia a favore della Palestina organizzata da Stop the War Coalition e Palestine Solidarity Campaign nel centro di Londra. Data dell'immagine: sabato 21 ottobre 2023.
Decine di migliaia di persone in tutta la Gran Bretagna hanno marciato sabato a sostegno della Palestina, in un'eclatante dimostrazione di solidarietà.
Londra ha attirato la folla più numerosa, superando le 150.000 persone, mentre proteste di massa hanno avuto luogo a Cardiff, Glasgow e Birmingham.
Migliaia di persone si sono anche radunate davanti alla sede della BBC, a Salford nel Greater Manchester, per il modo in cui i media hanno raccontato il conflitto.
Le forze israeliane hanno continuato a bombardare Gaza con brutali attacchi aerei dopo che più di 1.400 israeliani sono stati uccisi nell'attacco senza precedenti di Hamas al territorio israeliano il 7 ottobre.
Da allora Gaza è stata bloccata e bombardata senza sosta da Israele. Secondo il Ministero della Sanità palestinese, sono stati uccisi più di 4.300 palestinesi, per lo più civili.
Sabato pomeriggio migliaia di persone si sono riunite a Marble Arch, nel centro di Londra, issando cartelli con le scritte "Libertà per la Palestina" e "Stop ai bombardamenti su Gaza".
uesto Paese in una violazione del diritto internazionale, sostenendo il bombardamento di civili innocenti a Gaza".
I manifestanti alla manifestazione hanno anche intonato: "Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera".
Il Ministro dell'Interno Suella Braverman ha affermato che lo slogan, insieme alle bandiere palestinesi, potrebbero essere interpretati come trasgressioni di carattere "razzista" e soggette a un potenziale divieto ai sensi della legge sull'ordine pubblico.
La violazione dell'ordine pubblico era tra le accuse mosse ai 10 arrestati durante la protesta a Londra.
Nell'ambito della repressione, la polizia sta anche indagando su un conducente della metropolitana che ha intonato "Libero, libero", al quale i passeggeri hanno risposto "Palestina" attraverso l'altoparlante del treno.
A Salford, 5.000 manifestanti hanno manifestato davanti alla BBC per la sua copertura dei crimini di guerra israeliani.
La Palestine Solidarity Campaign (PSC) di Manchester ha accusato la BBC di "ripetere la propaganda israeliana" dicendo che la distruzione di martedì dell'ospedale arabo cristiano battista al-Ahli a Gaza era stata causata da un razzo di Hamas e non da un attacco di Israele.
"Questo nonostante nessun razzo palestinese fosse in grado di causare la carneficina e la morte di massa che abbiamo visto in quell'ospedale e la prova dei reiterati avvertimenti all'ospedale che Israele stava per bombardarlo oltre a tre avvertimenti telefonici alla chiesa evangelica di Gerusalemme da parte delle forze di occupazione israeliane", ha dichiarato PSC.
"La BBC è stata grande tifosa e sostenitrice tra i media per il genocidio di Israele a Gaza, reso ancora più efficace dalla patina di rispettabilità che le è ingiustamente accordata".
Un altro manifestante fuori dalla BBC, Martin Odoni, ha detto: "Sono ebreo e ogni volta che Israele commette un'atrocità sostiene di farlo in nome del popolo ebraico. Penso che sia mio dovere venire qui e dimostrare che, in realtà, molti ebrei non sostengono ciò che Israele sta facendo. Molti di noi non sono affatto sionisti. Quando massacrano i palestinesi, non approvo, anzi, lo condanno totalmente".
Ha anche aggiunto a proposito del modo in cui BBC si esprime: "Beh, guardate i titoli: se vengono uccisi degli israeliani, dicono che questi israeliani sono stati uccisi dai palestinesi. Quando vengono uccisi dei palestinesi, si dice che i palestinesi sono morti, anche se è Israele che ha attaccato. C'è una palese parzialità nel modo in cui la BBC riporta questi eventi e qualcuno deve dirglielo".
A Birmingham, i manifestanti hanno espresso preoccupazioni simili mentre una folla di 10.000 persone si riversava per le strade del centro città.
Una manifestante, Abeera Kamran, ha descritto la copertura dei media come "ostile, discriminatoria e piena di pregiudizi. Non è solo la copertura mediatica, ma ogni istituzione usa un linguaggio oscuro che nasconde la verità della questione, che è il genocidio contro i palestinesi". È difficile seguire un telegiornale in questo momento senza sentirsi confusi o strumentalizzati".
Un'altra manifestante, Aqsa Ijaz, si è lamentata: "I media tradizionali hanno diffuso un sacco di falsità. Non hanno mostrato l'orrore che sta accadendo a Gaza e non solo a Gaza, ma anche in Palestina".
Sua sorella Mariyam, che ha partecipato alla manifestazione con lei, ha detto che "la disinformazione è molto diffusa. Una mia rappresentante locale, Nicola Richards, mi ha inviato un'e-mail in cui diffondeva la falsità secondo cui Hamas avrebbe bombardato l'ospedale di al-Ahli, cosa che in realtà è completamente infondata. Queste persone per cui abbiamo votato ora diffondono queste bugie, quindi è davvero straziante".
Il manifestante Usman Patel ha espresso la sua delusione per la posizione dei laburisti nei confronti di Israele, dopo che il leader Keir Starmer ha detto che Israele "ha il diritto" di tagliare la corrente e l'acqua a Gaza. Patel ha sottolineato che molti musulmani della zona sono sostenitori del partito. "Molti consiglieri si sono già dimessi", ha detto. "Non c'è nessuna spina dorsale nel partito laburista".
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