domenica 29 ottobre 2023

pc 29 ottobre - All'insegna di "Dio/Patria/Famiglia" il governo Meloni ha fatto un anno

La Meloni, la sua stampa, i suoi giornali - pressoché tutti ormai allineati col governo - ha glorificato un anno di cambiamenti, di problemi risolti e così via.

La realtà è ben diversa per i proletari, i lavoratori, le lavoratrici, i precari, i disoccupati, le loro famiglie, i territori dal nord al sud, pensiamo al sud, innanzitutto, veramente nulla è cambiato: più disoccupazione, meno servizi sociali, più precarietà, più povertà, pensiamo alle periferie delle grandi città abbandonate a sè stesse, senza servizi sociali, nella disoccupazione, nel degrado, da Caivano ai quartieri periferici di Milano, di Torino, ecc. Pensiamo alle vertenze dei lavoratori, dall'Ilva alla Stellantis e alle tante piccole, medie vertenze che giacciono nel “Palazzo delle ombre” del Mimit per trovare una soluzione. Certo, anche i governi di prima non le hanno affatto risolte. La differenza è che questo governo non ha nessuna intenzione di risolverle se non a favore dei padroni: mani libere ai padroni, soldi ai padroni perché "sono i padroni che salvano il lavoro, che salvano l'Italia".

Ma i padroni di cui parla la Meloni sono quelli che hanno affossato l'Italia per i loro profitti, peraltro neanche reinvestiti nell'industria ma portati nella grande finanza, portati all'estero nei paradisi fiscali, conservati nel lusso, e nello stesso tempo non pagando niente di tasse, con evasione fiscale delle grandi ricchezze che è arrivata a cifre che pronunciarle è sempre un dato al ribasso.

Questo governo ha fatto un anno al servizio dei padroni, di questo si può vantare. Per il resto non ha risolto neanche lontanamente alcun problema se non quello delle “famiglie”, Ecco, la concezione della famiglia. Ma quali famiglie? Le grandi famiglie, le grandi lobby, le grandi consorterie, di cui questo governo è espressione - pensate alla Santanchè ministro di questo governo che i provvedimenti che fa sono a tutela delle sue ricchezze, delle sue evasioni fiscali, dei suoi imbrogli, peraltro sotto l'ombra della magistratura.


Sotto questo punto di vista, questo governo è come gli altri, fa gli interessi dei padroni, ma è peggio degli altri, operai, lavoratori, precari, disoccupati, compagni.

Tanti compagni continuano a dire la sciocchezza che “tutti i governi sono uguali”. Certo, tutti i governi sono uguali, c'era bisogno di voi per dirlo? Il problema di chi è compagno è però di spiegare la natura di ogni singolo governo per formare la coscienza degli operai, dei lavoratori, per costruire una lotta mirata, non per travestire da marxismo frasette qualunquiste.


La Meloni parla di "Dio, Patria e Famiglia". Noi non siamo cattolici, né religiosi, siamo comunisti, proletari, e quindi non abbiamo mai fatto sconti all'ipocrisia della Chiesa, grande, media e piccola, e abbiamo sempre attaccato e combattuto le gerarchie ecclesiastiche, compagne di strada del sistema capitalista.

Ma se ci fosse un Dio, che cosa dovrebbe dire del governo Meloni?

Pensate a come Meloni tratta i migranti, con disprezzo, pensate ai bambini sulle spiagge di Cutro o a quelli che riempiono i barconi che arrivano dal mondo impossibile in cui vivono, con viaggi impossibili e tanti muoiono. Ebbene, la Meloni non vede l'ora di cacciarli, di farli affogare nel mare. Questo sarebbe Dio? E questa è la concezione di Dio che ha la Presidente dei Consiglio, la sua cosca al governo e la classe dominante che la sostiene, compresa la grande stampa, compresa la televisione?

Dio è trattare in quella maniera i poveri? Considerati poveri fessi, poveri che non si sanno adattare alle leggi del capitalismo e del mercato - "se siete poveri è colpa vostra” - fino a togliergli anche i quattro soldi del reddito di cittadinanza, sino a dire che il salario minimo sarebbe un danno all'economia nazionale, in una situazione in cui 5 milioni di operai, lavoratori, precari, tantissime donne lavoratrici sono al di sotto di 7/8 € all'ora pur facendo spesso lavori faticosi, umilianti, costruiti all'insegna dell'umiliazione. Ebbene, questo governo, il governo Meloni, li disprezza, li tratta come "pezze da piedi".


Patria. Per la Meloni "Patria" sono i militari, le spese militari, i poliziotti, ecc. Questa è la "Patria", questi difenderebbero la Patria; mentre le masse popolari sfruttate e oppresse che non ci stanno sarebbero antipatriottiche. La Patria della Meloni è la Patria di Biden. Per questa servetta, sempre in viaggio, sempre belante al servizio di qualsiasi potente: va in India e lecca il culo a Modi, va in America e lecca il culo a Biden, va in Egitto e lecca il culo ad Al Sisi - un massacratore, un dittatore - va in Israele e lecca il culo ai mostri al potere in quel paese, la Patria è la patria di tutti i fascisti di sempre: del Mussolini impettito a Piazza Venezia che vendeva il paese ai nazisti, dando al nostro paese la pagina storica più umiliante, più disastrosa della sua storia, cui solo la lotta partigiana, la lotta armata dei partigiani ha potuto in qualche maniera sottrarla.

La Patria della Meloni è la Patria del Grande Capitale, delle ricchezze del sistema industriale. I profitti dei padroni sono la Patria, i profitti dell'industria bellica sono la Patria, i soldati mandati dal Libano ai Balcani, i soldati mandati a fare da retrovia della guerra imperialista in Ucraina: questa è la Patria.

I proletari, le masse popolari, certo sono nati in questo paese, ci tengono a questo paese, è questo paese che vogliono giusto e prospero, in cui ci sia lavoro, salute, casa, diritti, futuro, democrazia, libertà, amore, ma lo vogliono come parte di un esercito mondiale di proletari di tutto il mondo che vuole la stessa cosa.

Noi lavoriamo per un mondo in mano al popolo, ai proletari, alle masse popolari, in tutto il mondo unito, fraterno, quindi senza patria, confini, razze che distruggono la vita delle persone e le trasformano in bestie.


Sulla famiglia, dovremmo mettere una pietra sopra. Ma pensate la famiglia Meloni. In un'altra trasmissione abbiamo parlato di famiglia Adams, ma la famiglia Adams è sicuramente meglio! Personaggi squallidi, brutte persone, pilotate a governare il paese. Pensate al compagno della Meloni, un “rattuso”, un piccolo uomo, sempre lì a guardare se si può mettere la mano nel culo a qualcuno. Ecco, questo era il compagno della Meloni di sempre. Ora che questo piccolo uomo ha "scatasciato" in televisione, forse pilotato da Mediaset che vuole in qualche maniera ricattare la stessa Meloni - “non mi toccare i soldi di papà”, dice Marina Berlusconi, altrimenti ti mando Striscia la notizia sotto casa - l'ha pubblicamente mollato. Ma questo ha messo ancora in luce il verminaio che è la famiglia Meloni; un verminaio con i suoi personaggi di secondo piano, di sottocultura - pensate al cognato, quel Lollobrigida, che parla di “sostituzione etnica”, di alimentazione dei poveri che è una buona perché è sana, ecc., cioè un imbecille, uno che se lo incontri al bar diresti: ma quanto è stupido quell’uomo; eppure ora è un Ministro, uno dei plenipotenziari. Pensate alla sorella della Meloni, una che due parole insieme non le abbiamo mai sentite pronunciare in nessun contesto, anzi, all'ultima celebrazione di Fratelli d'Italia è stato detto: “mia sorella non parlerà”, perché se apre bocca, è un danno anche alla Meloni.

Ecco, pensate a questo squallido mondo, che la crisi politica sociale - e la sinistra del nostro paese, che fa schifo - ha potuto pilotare con la legge elettorale-truffa al governo del paese, e Meloni ha potuto fare della sua famiglia il centro pratico della gestione del governo e del potere. Ecco, la famiglia, questa è la famiglia.


Ma il governo Meloni vuol parlare di famiglia, a chi ce l'ha realmente, con una campagna che dice: fate figli, fate figli per la Patria, fate figli per farli essere sfruttati, per farli essere disoccupati, per farli diventare soldati. Fate figli anche se non avrete asili, fate figli che non potrete mantenere. La donna deve fare i figli, stare in casa, ammazzarsi di lavoro, cucinare eccetera, eccetera; accettare il puttanaio delle famiglie normali e qualche volta essere anche uccisa nella bella famiglia. E’ questa la famiglia della Meloni.

I provvedimenti per la famiglia, quindi sono in realtà per la natalità, con quelle misure assurde: “se fai il terzo figlio non pagherai niente all'asilo, se fai un secondo devi avere 6.000 € di reddito per avere un posto all'asilo, è così via. E non sono figli la gran massa di studenti universitari che riempiono le università e che per alloggiare devono pagare 700 € per un posto letto e che per fortuna si stanno ribellando?


"Dio, Patria e Famiglia" in bocca a Meloni sono il manifesto ideologico del peggio del peggio, Mille volte dovremmo preferire un governo borghese normale rispetto al fascismo straccione riproposto in forme moderne dalla Meloni.


Quindi la cacciata del governo Meloni, liberare almeno il governo e una parte del Parlamento da questa feccia umana è un obiettivo politico che i proletari e le masse popolari devono avere al centro della loro mobilitazione. E non gli devono essere rotte le scatole da chi gli dice che “tutti i governi sono uguali”, guai a parlare di fascismo e di Meloni; questi sono mosche cocchiere che con argomenti forbiti e di sinistra vogliono depotenziare la lotta politica dei proletari e delle masse popolari.


Bisogna fare un'analisi approfondita dei provvedimenti economici del governo e questo sarà fatto nelle prossime edizioni di Controinformazione rossoperaia; come dovremmo anche tornare su ciò che sta diventando la giustizia in mano a ministri come Nordio in cui i corrotti non devono essere mai più toccati, i corrotti devono avere tutte le garanzie possibili, mentre il povero che finisce nelle spirali della legge deve essere rinchiuso nelle carceri e dev’essere buttata la chiave, per non parlare di chi si oppone che deve essere seppellito vivo nelle carceri, cancellando leggi e diritti umani, cancellando norme internazionali.

E che dire poi del sistema che si vuole instaurare rispetto all'utilizzo dei fondi del Pnrr, una montagna di soldi che deve passare attraverso mille tangenti, lobby, per finire nelle tasche dei soliti noti o di quelli meno noti, ma che sono legati alla cricca politico-affaristica della Meloni per fare opere inutili, come il Ponte sullo stretto, purché giri la moneta e tutti coloro che sono capaci di mettere mani alle leggi con trucchi e trucchetti, con avvocati e commercialisti, devono incassarsi questi soldi, salvo, qualcuno, essere preso con le mani nella marmellata, ogni tanto.


Nessun provvedimento di questo governo è a favore dei proletari e masse popolari, ma neanche a favore di uno sviluppo sociale e politico di questo paese, di opere necessarie, di servizi utili, basti pensare alla devastazione ambientale, territoriale, basti pensare a ciò che succede quando c'è un'alluvione, un terremoto, un palazzo che cade. Ecco, nulla c'è per questo! Tutto, invece, a finanziare un sistema morente che si regge con le flebo costituite dai soldi dello Stato che socializza le perdite, e mette i soldi per salvare i profitti e il sistema del Capitale.


Le lotte operaie, proletarie che pure ci sono vanno certamente sostenute. Ma veramente si pensa di risolvere un qualsiasi problema senza eliminare questi governi e ogni governo dei padroni? Senza rovesciare la piramide, per cui un piccolo gruppo mangia sulla pelle di tutto il popolo?

Anche i proletari, le masse popolari, quelle organizzate, più coscienti, a volte sembrano mosche in un bicchiere, si agitano, si agitano, ma non guardano al di là del loro naso.

Per favore, compagni operai! E' tempo di guardare a un cambiamento radicale, questo cambiamento radicale si chiama sciopero generale, lotta sociale, rivolta sociale, ma si chiama soprattutto Rivoluzione, una Rivoluzione per mettere fine all'orrore senza fine che ci stanno servendo su un piatto e che propagandano, cioè ci vendono "merda" e dicono che è un dolce prelibato!

A tutto questo dobbiamo reagire con la ribellione e la rivoluzione. La Rivoluzione è un cammino, è una marcia, è un sentiero tortuoso, ma si guadagna molto di più a fare un giorno da leoni che mille anni da pecora. E i proletari e le masse popolari non possono essere pecore in un branco di lupi.


Nessun commento:

Posta un commento