Dopo una settimana e mezza studenti e insegnanti sono scesi di nuovo in piazza a Budapest per chiedere un'istruzione pubblica migliore, salari adeguati e maggiore sostegno alle carriere degli insegnanti....
Lili Pankotai, leader del movimento studentesco della capitale, ci fa notare che "in Ungheria non c'è la cultura della solidarietà ...Non c'è la cultura della democrazia o dello Stato di diritto. Il paese non è in
stato in grado di sviluppare una tradizionale forma di democrazia. Al momento, abbiamo solo uno pseudo -democrazia per ottenere fondi dall'Unione europea."La cosiddetta legge sullo status sarebbe dannosa non solo per i docenti ma anche per studenti e genitori. I manifestanti, riuniti davanti al ministro dell'Interno, hanno fatto sentire la loro voce con lo slogan: "il silenzio non è uguale all'ordine".
Un commento
La riforma dell'educazione che sta preparando Orban é
terribile (come del resto anche quella sulla Sanitá pubblica --- Un mix di
neoliberismo spinto e di corporativismo fascista con annientamento della
libertá di insegnamento e di pensiero non conforme, delle libertá
sindacali, privatizzazione e classismo. Il punto é che potrebbe essere
tranquillamente un modello anche per una futura possibile riforma
scolastica targata Meloni.
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