domenica 30 aprile 2023

pc 30 aprile - Il "1 maggio" contro i lavoratori della Meloni... Cgil, Cisl, Uil sempre e solo servi!


La Meloni, annunciandolo con affermazioni ipocritamente demagogiche, della serie: "vedete? Noi lavoriamo il 1 Maggio" (quando negli altri giorni i suoi, ma non solo, parlamentari se ne vanno in vacanza con soldi pubblici e disertano i lavori parlamentari, come è successo per la prima votazione del Def), ha convocato per domani il Consiglio dei ministri per varare il decreto sul "lavoro". 

Si tratta in realta' di un decreto di attacco al lavoro, ai lavoratori, ai poveri, che volutamente viene presentato il 1 Maggio per buttare in faccia cosa questo governo fascista intende per "lavoro e reddito": un lavoro che non è lavoro, che estende i contratti a termine senza causali per 24 mesi, contratti "usa e getta" che precarizzano l'esistenza dei lavoratori; che ripristina i voucher alzando il tetto annuale fino a 15mila euro di ciò che le aziende possono utilizzare; un reddito per chi non ha lavoro - cancellato il "reddito di cittadinanza" ora si chiamera' "Assegno di inclusione" e "Strumento di attivazione al lavoro" - che è meno di un elemosina (350 euro per il Sal), offensivo, che per averlo devi essere brutto, poverissimo, e avere tutte le disgrazie: avere in famiglia disabili, over 60, minori... e devi accettare lavori anche di poche settimane entro 80 Km dalla residenza (di fatto un incentivo a preferire l'arrangiarsi, anche il furto, piuttosto che questa miseria legalizzata); mentre ai padroni che assumeranno chi prende l'assegno di inclusione verranno azzerati anche per due anni il pagamento di tutti i contributi. 
Ai lavoratori poi il cui salario è ai minimi vitali il contentino di un mini taglio al cuneo fiscale, che non gli cambiera' la vita, per una decina di euro e che dovrebbe durare solo da maggio a dicembre.

Ma l'indecenza non è tanto nei provvedimenti del decreto - purtroppo nessuna vera novita' rispetto agli annunci gia' fatti e alle politiche dei precedenti governi, ultimo Draghi, fatte di interventi contro i lavoratori, i disoccupati, e sempre e solo a favore dei padroni che vantano, tutti e in ogni settore, una ripresa alla grande dei profitti - ma nell'humus di disprezzo per i proletari che "sono poveri per colpa loro".

L'indecenza è nello sbandierare tutto questo per lavoro ('noi lavoriamo e voi festeggiate'); questi ladri che si portano a casa milioni ufficiali e ufficiosi, che spendono e spandono soldi pubblici. Non c'è limite! 

Questa uscita del 1 maggio è di fatto simile all'operazione sul 25 aprile: stravolgere il significato della giornata, usarla per attaccare, cancellare i valori proletari, della lotta di classe degli operai. 

Ma se la distanza tra governo e proletari e masse popolari aumenta è un bene, diventa sempre più chiaro che questo governo è moderno fascista e che questo sistema, in cui un pugno di persone ha tutto e la maggioranza della popolazione ha sempre meno, deve essere rovesciato!

MA C'E' UN'ALTRA INDECENZA!

Invece di denunciare, smarcarsi da questa evidente operazione antiproletaria del governo Meloni, i segretari di Cgil, Cisl, Uil, oggi, come dei servi, vanno alla greppia della Meloni e dei suoi Ministri. Non hanno neanche la minima dignita': corrono, appena convocati, in un incontro in cui loro non potranno cambiare niente ed è tutto deciso. 
Domani si metteranno la "coscienza sporca a posto" annunciando tre manifestazioni. 
Ma siete della loro stessa pasta. E nessun lavoratore, lavoratrice, nessun disoccupato, nessun giovane, che non voglia fare come le "tre scimmiette", vi potra' assolvere.  

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