sabato 15 aprile 2023

pc 15 Aprile - Esercitazioni militari italo-giapponesi nel Golfo di Aden

Con il Giappone (e l'India), il governo Meloni rafforza la presenza militare dell'imperialismo italiano nell'Indo-Pacifico, un altro passo che alimenta altri venti di guerra


stralci dal sito online formiche:

Esercitazioni congiunte con la Marina Militare giapponese nell'Oceano Indiano occidentale.

Tokyo rappresenta uno dei principali pilastri della presenza orientale di Roma (grazie alla partnership con il progetto Global Combat Air Command). Una priorità è anche l'India con la quale il governo Meloni ha stretto un partenariato strategico che ruota anche intorno alla cooperazione militare.

(Un'area strategica per la borghesia imperialista italiana, rappresentata dagli incontri a cui Meloni ha partecipato: India, Emirati Arabi Uniti e Israele, il nuovo asse-puntello dell'imperialismo a guida USA- in Medio Oriente, contrapposto a Turchia e Iran e, soprattutto, alla Cina, ndr)

Le marine giapponesi e italiane hanno navigato insieme e condotto un'operazione di addestramento congiunta nel Golfo di Aden, con la missione che si è svolta sabato scorso nell'ambito di due partenariati navali multinazionali, Combined Maritime Forces (Cmf) e European Union Naval Forces (EuNav).

La Cmf è una missione congiunta a guida Usa che coinvolge 38 nazioni suddivise in diverse task force (il Giappone fa parte della TF151, comandata dall'ammiraglio navale della Repubblica di Corea Ko Sung-bum). EuNav è un acronimo che copre la serie di attività dell'Unione Europea.

Il perimetro operativo delle due iniziative è il perimetro delle acque del Medio Oriente dal Mar Rosso e Golfo Persico all'Oceano Indiano occidentale.

Il cacciatorpediniere Makinami (DD 112) della Japan Maritime Self-Defense Force e la fregata ITS Carlo Bergamini (F 590) della Marina Militare Italiana hanno svolto attività pratiche e teoriche relative all'abbordaggio di navi e all'intercettazione di unità in un'area interessata da operazioni criminali di pirateria da gruppi armati legati al Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane.

Queste esercitazioni hanno una valenza strategica, in quanto alla presenza delle due missioni occidentali si aggiunge la presenza delle unità iraniane, che hanno ospitato più volte anche manovre congiunte con Cina e Russia.

La posizione dell'Italia imperialista, secondo USA/NATO, la spiega Soliman, direttore dello Strategic Technologies and Cyber Security Program al Middle East Institute di Washington:

“La visione più ampia del sistema indo-abramico è quella di un sistema transoceanico che si espande dall’Indo-Pacifico al Mar Mediterraneo”. “Gli Stati costieri di questo sistema transoceanico garantiranno la loro vitalità economica e la loro sicurezza attraverso reti commerciali e di difesa. Questi obiettivi sottolineano che l’Italia è uno Stato chiave nel mio sistema indo-abramitico”.

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