Novi Ligure, subì a 12 anni un tentato stupro. Il ministero: no al risarcimento perché atto non grave
Un ragazza di origini arabe che ora ha 23 anni, aveva subito a 12 anni un’aggressione da parte di un vicino di casa di 40 anni che la trascinò con violenza nel tentativo di abusare sessualmente di lei in un garage. Fu il padre della ragazza a fermare il tentato stupro.
Il carnefice fu condannato solo a 5 anni di reclusione perché non ci fu atto sessuale ma non poteva
risarcire la ragazza perché nullatenente. Oltre al danno psicologico della violenza, la giovane fu costretta dalla famiglia e in particolare dal padre a una sorta di clausura in casa. La 23enne nel corso degli anni è stata anche ricoverata in Psichiatria a Novi e ha visto inoltre il 40enne, con numerosi precedenti per violenza comune, uscire di galera e tornare a vivere nel suo stesso condominio.A distanza di molti anni, con la morte del padre, è finita anche la sua reclusione familiare, e grazie alla comunità novese ha trovato anche un lavoro, anche se non sufficiente per mantenersi.
La richiesta della 23enne inoltrata dall’avvocato Fabio Garaventa al ministero per il risarcimento per le vittime di violenza, non è stata però accolta perché, nonostante le perizie mediche accertate dalla Prefettura di Alessandria di una danno psicologico derivato dall’evento, il ministero ha valutato la sua situazione “non grave”.
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