Breve resoconto del lavoro comune per la manifestazione
Subito dopo lo
sciopero dell’11 è nata l’esigenza da parte di chi vi ha partecipato di fare
altre iniziative. Abbiamo risposto di fatto, in vista del G20 del 30 ottobre, con
il riferimento all’ultimo punto della piattaforma dello sciopero, invitando i
compagni ad organizzare una iniziativa di piazza a Palermo per tutti quelli che
non riusciranno ad andare a Roma.
Nella prima di queste riunioni in presenza (preceduta da
diverse discussioni telefoniche) dove insieme a noi erano presenti i compagni
del Cobas lavoro privato, i compagni del comitato territoriale olivella, i
compagni del pcl/cub (non c’erano i compagni dell’usb e della cub che erano
stati anch’essi avvisati, ma che si erano detti d’accordo) è stata indicata la
necessità di fare una iniziativa che avesse, appunto, al centro il summit del
G20, e quindi la parola d’ordine contro il G20, come livello più “alto” nello
scontro di classe rispetto alle vertenze quotidiane, contrapponendo alla
“visione” dei padroni del mondo e le conseguenti politiche che creano disastri
in tutti i campi, e la “visione” del proletariato e delle masse popolari che
questo sistema lo subiscono.
(Questa puntualizzazione “contro il G20” si era resa
necessaria perché un gruppo di studenti aveva già organizzato il 30 una
manifestazione con la parola d’ordine “contro il governo Draghi”, ed era stata
proposta l’’unificazione delle iniziative).
Tutto questo lo abbiamo espresso anche all’assemblea nazionale di Bologna: in questo caso il carattere della nostra opposizione di classe, abbiamo ripetuto, è diverso dalle rivendicazioni immediatamente sindacali, perché si tratta della riunione dei capi dei paesi imperialisti, i capi dei paesi che fanno le
guerre, che provocano la fame nel mondo, che opprimono i popoli, che provocano, loro, le migrazioni di massa, a cui rispondono col razzismo, spesso armato, che sono responsabili del disastro ambientale, dei milioni di morti per la pandemia; i capi dei paesi che all'interno delle loro cittadelle imperialiste e capitaliste portano sfruttamento, miseria, repressione, smantellamento dei diritti, attacco alla salute, ecc. ecc.E dunque il 30 ottobre pone su un terreno oggettivo il fatto che lo scontro è tra i capi del mondo e chi vuole cambiare questo attacco perfino alla stessa vita degli esseri umani, tra la reazione/fascismo a livello mondiale e rivoluzione proletaria. Il 30 ottobre si pone il problema che i proletari, i lavoratori manifestino per dire: rovesciamo questo sistema, il potere deve essere operaio.
Su questa impostazione comunque molto stringata e di massima
si sono trovati d’accordo tutti i compagni, ma visto che la piazza (teatro massimo
nel pomeriggio) dove si pensava di tenere la manifestazione, era già stata
convocata da un comitato di studenti, appunto, si è deciso di mettersi in
contatto con questi per provare a mettere insieme le iniziative cambiando la
parola d’ordine e vedere anche la possibilità di fare un corteo.
All’interno della discussione e all’interno di una
valutazione sommaria dello sciopero dell’11 che ci ha visto uniti in piazza, è
stato trattato anche l’argomento green pass, che esplicitamente da noi è stato
considerato una discriminante e sulla quale gli altri compagni si sono detti d’accordo.
Per questo, su indicazione dei compagni del comitato
olivella, che hanno detto di essere in contatto con gli studenti, abbiamo comunque
deciso di organizzare a brevissimo, sabato 23, un’altra riunione per chiarire
il tutto.
La riunione si è poi tenuta ma purtroppo gli studenti non si
sono presentati e non hanno nemmeno risposto alle telefonate dei compagni del
comitato. Tra i presenti si è ripresa la discussione sull’iniziativa che
comunque tutti volevano confermare e durante la quale è stato necessario
ribadire la discriminante sui nogreenpass, (questione posta da alcuni docenti
facenti riferimento al cobas scuola). Alla fine le decisioni prese sono state:
1. di
fare l’iniziativa sabato 30 a piazza verdi alle 11 del mattino
2. di
stilare un breve volantino/comunicato con la denuncia della politica dei G20
per trovare in questo caso una sintesi comune
3. di invitare naturalmente tutti a condividere
hanno sottoscritto
CUB, USB, Cobas confederazione, Slai cobas sc, Comitato di Base No Muos Palermo, Sicobas Palermo
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