Da un articolo del Sole 24 Ore del 5 agosto si viene a sapere che il Ministero per lo Sviluppo economico stia finalmente analizzando i progetti presentati da un consorzio di imprese (che nell’attesa ha anche pensato di prendere in considerazione l’area industriale di Taranto):
“Fa un passo avanti l’iter che dovrebbe portare alla riconversione industriale dell’area di Termini Imerese in provincia di Palermo. Ieri (4 agosto, ndr) si apprende da fonti del ministero dello Sviluppo economico, si è riunito il Comitato di sorveglianza del Mise sulla vicenda Blutec, l’azienda in amministrazione giudiziaria cui fa capo l’ex stabilimento Fiat del palermitano, ed entro oggi (5 agosto,
ndr) trasmetterà il parere alla direzione competente del ministero. ‘Riteniamo che il parere consenta di superare in tempi rapidi l’impasse’ spiegano ancora dal Mise. Insomma, l’analisti delle 8 proposte candidate alla riconversione e il relativo parere sembrano andare nella direzione di una prima risposta alle attese intento del territorio e poi degli ex operai fiat in cassa integrazione da anni che hanno intanto avuto un’ulteriore proroga fino al 30 settembre.”A quanto pare, comunque, ai primi
di settembre ci dovrebbe essere una convocazione al Mise.
Ma nel frattempo, sempre secondo
il quotidiano dei padroni, c’è chi pensa di chiudere definitivamente la vertenza:
“Certo è che il tempo gioca a
sfavore soprattutto in un momento in cui nell’area di Termini Imerese cresce la
sfiducia. Da qualche tempo si fa avanti la proposta di azzerare
completamente l’area industriale e c’è il timore da più parti che i ritardi
sul fronte Blutec possano esser utilizzati per azzerare tutto, compreso il
progetto del porto commerciale e turistico i cui lavori sono di competenza dell’Autorità
portuale della Sicilia occidentale guidata da Pasqualino Monti. Una questione affrontata
ieri nel corso del consiglio comunale chiesto dai sindacati.”
Il tempo in effetti ha giocato sempre a sfavore degli operai e, quindi, in questo senso c’è solo il tempo di rimettere in campo una lotta, che gli operai devono prendere nelle proprie mani, per dare una svolta decisiva a questa lunghissima vertenza!
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