domenica 8 agosto 2021

pc 8 agosto - Cile: i minatori del più grande giacimento di rame del mondo sono in sciopero contro l'arroganza e l'abbuffata di profitti dei padroni della multinazionale

Uno scontro di classe con ripercussioni a livello internazionale.

La forte crescita della domanda proveniente in particolare dalla Cina (+ 40%) e le nuove  applicazioni (specie nelle tecnologie informatiche), hanno trasformato il rame in un materiale strategico.

Sulla nuova realtà del mercato si concentrano gli appetiti delle grandi multinazionali Usa, canadesi, australiane, ecc. che mirano ad appropriarsi della produzione e della distribuzione su vasta scala. 

Secondo la normativa in vigore in Cile, i minatori devono continuare a lavorare durante un periodo di mediazione obbligatoria da parte del governo per un periodo massimo di 10 giorni. Lunedì sera scadrà il termine per raggiungere l'accordo con la mediazione del governo. 

i media servi che scaricano le responsabilità dello sciopero sui minatori



Sono in sciopero i minatori della Escondida, la più grande miniera di rame al mondo (1,2 milioni di tonnellate prodotte lo scorso anno)che si trova a 170 chilometri a sud-est di Antofagasta, a 3.000 metri sul livello del mare nel deserto di Atacama. Le voci su un possibile stop hanno già innervosito i mercati, con le quotazioni del metallo che già veleggiano non molto distanti dal picco dei 10.740 dollari la tonnellata toccati il 13 maggio. 

I lavoratori della miniera, situata nel deserto di Atacama, a 3.000 metri sul livello del mare, hanno votato contro la nuova offerta contrattuale della multinazionale anglo-australiana Bhp Group Ltd, che tradirebbe le aspettative su bonus più ingenti e agevolazioni per permettere ai figli degli operai di andare a scuola.

A proclamare la mobilitazione il Sindacato n°1 di Minera Escondida , il sindacato interno all’azienda, che tra i lavoratori ha raccolto 2.164 adesioni a fronte di appena 11 contrari. Tutti d’accordo nel rifiutare la proposta di contratto della Bhp, con cui i negoziati proseguono da due mesi.

Il sindacato, che riunisce oltre 2.330 lavoratori, chiede nella proposta di rivedere una serie di punti. 

Nel suo comunicato il 'Sindacato n.1' della miniera ha sostenuto che "il risultato della votazione favorevole allo sciopero obbliga l'azienda a discutere le questioni rilevanti poste sul tavolo dai lavoratori. Tra questi, stabilire un sistema di sviluppo della carriera equo e oggettivo, il miglioramento della retribuzione e dei bonus variabili in base alle prestazioni dei lavoratori; prestazioni sociali in materia di salute, istruzione e alloggio, piani o condizioni di pensionamento e altri adeguamenti che non possono essere rinviati. Inoltre, hanno considerato un aumento del salario del 5%. A ciò si aggiunge il riconoscimento di un bonus una tantum pari all'1% dei dividendi corrisposti agli operai negli ultimi tre anni. I lavoratori chiedono un bonus una tantum per riconoscere il loro lavoro durante la pandemia di Covid-19, nonché benefici educativi per i loro figli.

Minera Escondida è nelle mani di due giganti anglo-australiani del settore privato, BHP Billiton (57%) e Río Tinto PLC (30%), Escondida è la maggior produttrice di “oro rosso” del mondo, con l’estrazione di 900.000 tonnellate all’anno, vale a dire il 20% di produzione cilena (nazione che possiede la principale riserva al mondo di questo minerale). I ricavi del sito minerario di BHP sdi Escondida sono sbalzati a oltre 2,3 miliardi di dollari

La Escondida contribuisce al 28% della produzione mondiale di rame. Il principale acquirente della miniera è la Cina.

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