mercoledì 11 agosto 2021

pc 11 agosto - 570 posti di lavoro a rischio al Call center Almaviva di Palermo

Le lavoratrici e i lavoratori del call center Almaviva di Palermo, che lavorano con una commessa dell’ex Alitalia, hanno scioperato per 4 giorni perché il loro posto di lavoro dopo circa 20 anni è a seriamente a rischio; sciopero che non è riuscito a fermare il bando di gara.

Infatti, la nuova società, Ita, sempre tutta pubblica, ha fatto un nuovo bando di gara per le operazioni di call center come riporta il manifesto di oggi: “È il primo bando lanciato da Ita, la nuova Alitalia. E rischia di essere il primo di tanti bagni di sangue occupazionali per la nascita della compagnia a totale capitale pubblico. Si tratta del bando per l’assistenza ai clienti e call center che – come per tutto tranne aerei – prevede discontinuità con la vecchia compagnia. … A giorni, se non a ore, dovrebbe essere comunicato il vincitore che dovrà essere operativo probabilmente dal 18 agosto quando Enac darà il via libera a Ita per volare e vendere i biglietti.”

A quanto pare, ma questo non può sorprendere nessuno, il bando di gara è al massimo ribasso e non ci sarebbe riferimento alla clausola sociale, e stiamo parlando di un’azienda totalmente pubblica!

Ma quando si tratta di risparmiare sulla pelle dei lavoratori questo Stato nelle mani della borghesia (che ha speso miliardi negli anni per il salvataggio dell’ex Alitalia) non va tanto per il sottile e trova sempre il modo per aggirare le proprie leggi.

E non va tanto per il sottile nemmeno Almaviva che negli anni ha licenziato migliaia di lavoratrici e lavoratori in tutta Italia.

Questo dimostra che per le lavoratrici e i lavoratori l’attenzione alle manovre dei padroni, pubblici e privati, deve essere costante, e nei prossimi giorni, quando si scoprirà il vincitore della gara, si capirà se sarà necessario mettere in campo una lotta più dura per difendere il posto di lavoro, prendendo nelle proprie mani la lotta e contando sulle proprie forze.

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