Mezzo mondo è in fiamme come prodotto della distruzione sistematica del capitalismo-imperialismo e la Grecia è nel ben mezzo di questa tragedia!
Ma in Grecia oltre alla tragedia dei roghi il popolo deve
subire anche quella del governo fascista che tenta di mettere a tacere le
proteste!
Il governo “sta ricorrendo a bande di picchiatori fascisti,
probabilmente controllate dai suoi ministri di estrema destra, per cercare di
censurare i pochi mezzi d’informazione che stanno correttamente informando sul
disastro senza precedenti che sta affrontando il paese.” dice il Manifesto di
oggi.
Quello di mettere a tacere le proteste di piazza contro governi reazionari con mezzi sempre più
apertamente fascisti sta diventando la normalità di tutti i governi, sia nei paesi imperialisti che in quelli oppressi.“Nelle prime ore del mattino di ieri una squadraccia di una
quindicina di energumeni ha aggredito due reporter e il cameraman della Tv
privata Open che stava seguendo gli sviluppi dell’incendio nella località
Thrakomakedones, nei sobborghi di Atene. Hanno picchiato i due giornalisti,
distrutto i loro strumenti di lavoro, rotto i finestrini della macchina e
rubato la borsa con gli attrezzi del cameraman.”
E come in tante occasioni che conosciamo bene anche qui da
noi la polizia dà di fatto una mano ai fascisti: “L’AGGRESSIONE È AVVENUTA di
fronte a un nutrito gruppo di poliziotti che non ha ritenuto opportuno
intervenire in difesa dei giornalisti, malgrado le ripetute grida di aiuto.
Il tutto con il sonoro registrato dalla telecamera rimasta accesa ma prima
otturata con una mano di fronte all’obiettivo e poi gettata giù dal cavalletto.”
“LA RABBIA SI ESPRIME con il grido “Mitsotakis fottiti”,
ripetuto da pacifiche casalinghe e tranquilli padri di famiglia in lacrime di
fronte alla casa e la bottega ridotta in cenere. Molto probabilmente è stato
questo sfogo popolare in diretta, spezzando il monopolio comunicativo del
governo, che ha scatenato la componente estremista del governo,
rappresentata dal ministro dell’Interno Makis Voridis, dal vice presidente di
Nuova Democrazia Adonis Georgiadis ma anche da vari deputati della maggioranza,
tra cui Thanos Plevris, figlio di Kostas, l’uomo dei colonnelli in Italia
all’epoca delle stragi.”
Le giuste invettive contro i governi borghesi devono trasformarsi in rabbia organizzata, diretta a rovesciare questo sistema di morte e distruzione.
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