Sarà
l’holding militare-industriale israeliana Rafael Advanced Defense
Systems a fornire le tecnologie per il funzionamento dei sistemi d’arma e
la ricerca dei bersagli dei nuovi aerei da combattimento leggero
M-346FA di Leonardo (già Finmeccanica, controllata dallo Stato).
Lo
ha reso noto il management del gruppo israeliano precisando che la
fornitura riguarderà i pod di quinta generazione Litening-5 e RecceLite,
che consentiranno ai velivoli italiani di migliorare le capacità di
combattimento.
“Il Litening-5 offre immagini della telecamera a colori e a infrarossi in tempo reale e ad alta definizione per notevoli distanze”, spiega la direzione dei sistemi elettro-ottici di Rafel.
“Il
pod consente il funzionamento di tutti i tipi di armi intelligenti come
le munizioni a guida laser, a guida GPS e EO/IR. Con il sistema ISR di
RecceLite, l’M-346FA sarà invece in grado di eseguire la ricerca del
bersaglio utilizzando l’intelligenza artificiale per il suo rilevamento e
tracciamento automatico. Questa collaborazione con Leonardo
apre alla nostra società nuovi mercati per integrare i sistemi avanzati in piattaforme leggere aggiuntive”.
apre alla nostra società nuovi mercati per integrare i sistemi avanzati in piattaforme leggere aggiuntive”.
L’M-346FA
di Leonardo è la variante di combattimento multi-ruolo
dell’addestratore M-346 in servizio con le aeronautiche militari di
Italia, Polonia, Singapore e Israele. Grazie ai dispositivi che saranno
forniti da Rafael, il velivolo tattico potrà essere utilizzato in
missioni aria-superficie, aria-aria e di ricognizione tattica.
Il
pod Litening-5 è utilizzato da 27 forze aeree su oltre 25 tipi di
velivoli in tutto il mondo, mentre i RecceLite sono stati consegnati
alle aeronautiche di 13 paesi che operano con i cacciabombardieri F-16,
F-18, Jaguar, AMX, Tornado, Typhoon e Gripen e con i droni-killer Heron
TP e Reaper.
L’accordo
rafforza la storica partnership con Israele dell’azienda leader del
comparto militare-industriale italiano. Nel dicembre 2018 era stato
firmato un accordo per sviluppare le capacità di lancio dei siluri
leggeri e dei mini siluri prodotti da Leonardo a partire dal velivolo
navale a pilotaggio remoto “SeagullTM”, commercializzato dall’israeliana
Elbit Systems, una delle maggiori aziende a livello mondiale nella
realizzazione di robot e droni da guerra.
Leonardo
ed Elbit hanno formalizzato l’accordo durante il salone espositivo
delle imbarcazioni militari “Exponaval” di Valparaiso, Cile. Il velivolo
“Seagull” è già stato acquisito dalla Marina militare israeliana,
mentre le forze armate del Belgio lo hanno sperimentato a partire del
2017 nel Mare del Nord durante alcune esercitazioni navali
internazionali di lotta anti-sottomarina e anti-mine.
Il
14 febbraio 2019 è stato il Ministero della Difesa israeliano ad
annunciare un accordo con Leonardo-Finmeccanica per l’acquisizione di
sette elicotteri di addestramento avanzato AW119Kx “Koala” per un valore
di circa 350 milioni di dollari, con l’opzione per altri nove
elicotteri, nonché la copertura per 20 anni del supporto logistico e
manutentivo da parte di Leonardo a favore dell’Aeronautica militare
d’Israele.
I
nuovi elicotteri andranno a sostituire i velivoli d’addestramento
“Saifan” impiegati dalla Scuola di volo ospitata nella base aerea di
Hatzerim. Gli AW-119Kx saranno prodotti negli stabilimenti Leonardo di
Philadelphia (Usa), mentre il loro trasferimento in Israele comporterà
come contropartita l’acquisto da parte del Ministero della Difesa
italiano di sistemi prodotti da industrie israeliane (molto
presumibilmente batterie missilistiche e/o piattaforme aeree per la
guerra elettronica e apparecchiature radar).
Un do ut des
che ricalca il maxi-accordo Italia-Israele del 2013, quando furono
trasferiti al paese mediorientale trenta caccia-addestratori M-346 di
Leonardo in cambio dell’acquisizione di due velivoli di pronto allarme
“Eitam” del tipo “Gulfstream 550”, prodotti da IAI-Israel Aerospace
Industries ed Elta Systems, e di un sistema satellitare elettro-ottico
ad alta risoluzione “Optsat 3000”, prodotto anch’esso da IAI ed Elbit.
L’“Opsat 3000” è stato lanciato nell’agosto 2017 dal centro dell’Agenzia
Spaziale Italiana (ASI) di Kourou nella Guyana francese.
Nell’ambito
del programma di ammodernamento dei sistemi da combattimento,
l’Esercito italiano ha intanto reso noto l’acquisto di 126 lanciatori
controcarro e 800 missili “Spike” prodotti dalla Rafael Advanced Defense
Systems, con una spesa di 105 milioni di euro.
Si
starebbe valutando pure di acquisire anche il missile aria-superficie
controcarro “Spike” in configurazione II LR di “quinta generazione” per
armare il nuovo elicottero d’attacco AH-249 prodotto ancora una volta da
Leonardo.
La logica del mercato di guerra è sempre la stessa: i profitti alle holding, i costi ai contribuenti.
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