Pochi giorni fa sono stati sequestrati 120 immobili di lusso, contanti, auto… frutto del furto e dello sfruttamento ai danni dei lavoratori al boss delle cooperative Bolondi già arrestato in precedenza.
Si continua a girare attorno al sistema degli appalti, caporalato legalizzato, uno parassita schiavista è stato colpito, ma si tace sui committenti, i capitalisti che usano cooperative e agenzie per aumentare i profitti e riempire i reparti di operai ricattati.
Oggi sciopero nei reparti Eurogravure e protesta degli sfruttati di Bolondi, gli operai che per 10 anni hanno lavorato al servizio delle sue cooperative dentro la fabbrica Eurogravure di Treviglio.
Operai vittime due volte del sistema marcio degli appalti, prima lo sfruttamento ora lasciati senza lavoro dopo 15 anni passati, da una cooperativa all'altra, a produrre al reparto Confezionamento di Eurogravure
Oggi hanno protestato, hanno denunciato alla stampa quanto hanno subito, hanno messo in chiaro che non basta soffermarsi sugli effetti di questo sistema di caporalato effettivo, ma anche sulle cause, e che sono i padroni da colpire.
Hanno rivendicato il loro posto di lavoro, un lavoro senza cooperative ne agenzie.
Hanno rivendicato il loro posto di lavoro, un lavoro senza cooperative ne agenzie.
IN QUESTO MOMENTO ASSEMBLEA PERMANENTE PER OTTENERE GARANZIE NELL’IMMINENTE CAMBIO APPALTO.
Alla MARR importante magazzino della Logistica di Milano, gli operai non vogliono aspettare le prossime indagini e i titoloni futuri, vogliono garanzie ora.
Invitano la stampa ad andare a vedere ora cosa succede nelle società che gestiscono i magazzini della distribuzione di merci e lottano contro il moderno caporalato.
Dall’inizio dell’anno nel magazzino di Opera son ben 5 le società che si sono succedute di cui alcune per pochi mesi, oltre a cessioni, affitti di rami di azienda da parte dei consorzi che detengono l’appalto, ritardi nei pagamenti degli stipendi mentre si accumulano i debiti tra le società…
Il tutto sotto gli occhi della committente MARR leader nel settore della ristorazione commerciale (ristoranti, alberghi, villaggi turistici) e collettiva (mense, scuole, ospedali) con più di 45.000 clienti.
I lavoratori che da tantissimi anni movimentano le merci dentro i magazzini MARR,
sono stanchi di pagare sulla loro pelle i cambi appalto al ribasso per mantenere alti i profitti della filiera e chiedono garanzie del posto di lavoro e diritti.
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