La casa delle donne autogestita
Lucha y Siesta di Roma è in pericolo. Lucha si trova all'interno di uno
stabile di proprietà dell'ATAC, l'azienda del trasporto pubblico romano,
che dal 2008 è stato occupato e valorizzato. Nei giorni scorsi abbiamo
ricevuto visite alla casa e informazioni dal Municipio circa
l'intenzione di Atac di vendere lo stabile a brevissimo e di inserirlo -
come tutto ciò che è di sua proprietà - nel concordato preventivo che
dovrebbe evitare il commissariamento e il fallimento. La disastrosa
situazione dell'azienda municipalizzata in questione è al centro di
cronache giudiziarie da tempo e qui a Roma il patrimonio ATAC in disuso è
molto consistente, anche i lavoratori sono al centro di lotte per
evitare licenziamenti e tagli degli stipendi.
In
questi dieci anni non è stato possibile portare a termine alcun dialogo
con la proprietà visti continui avvicendamenti nel CDA della società e a
causa della mancanza di volontà politica da parte del
comune di affrontare il nodo che lega patrimonio in disuso e nuova destinazione d'uso a fini sociali degli stabili in questione. Nel frattempo in tante abbiamo lavorato e lo stabile è stato trasformato in una struttura attiva in termini di ospitalità, orientamento, ascolto e molto altro per centinaia di donne che hanno scelto di uscire dalla violenza. Lucha è, inoltre, un importante presidio perché è anche uno spazio aperto che ha promosso tantissimi momenti di incontro e di dibattito con diverse realtà associative del territorio. Un bene con un valore preziosissimo vista la carenza di luoghi delle donne, tutte noi questo lo sappiamo bene.
comune di affrontare il nodo che lega patrimonio in disuso e nuova destinazione d'uso a fini sociali degli stabili in questione. Nel frattempo in tante abbiamo lavorato e lo stabile è stato trasformato in una struttura attiva in termini di ospitalità, orientamento, ascolto e molto altro per centinaia di donne che hanno scelto di uscire dalla violenza. Lucha è, inoltre, un importante presidio perché è anche uno spazio aperto che ha promosso tantissimi momenti di incontro e di dibattito con diverse realtà associative del territorio. Un bene con un valore preziosissimo vista la carenza di luoghi delle donne, tutte noi questo lo sappiamo bene.
Per
questo abbiamo deciso di reagire subito, forti della carica ricevuta in
piazza il 25N e per non farci trovare impreparate abbiamo lanciato la
campagna social #luchaliberatutte #luchaysiestanonsivende. In questi
pochissimi giorni stiamo ricevendo moltissima solidarietà e abbiamo
sempre più desiderio di coinvolgere la rete che in questo anno ci ha
reso marea, di affrontare tutti i prossimi passi insieme nelle assemblee
cittadine di Non Una di Meno e con gli strumenti di cui ci siamo dotate
per tutto il movimento nazionale.
Perché questa battaglia riguarda tutti gli spazi delle donne in questo paese.
Per
noi ora è importante raccogliere quante più firme per bloccare subito
la svendita dello stabile, potete contribuire utilizzando questo link: https://goo.gl/bZYkzL
Per conoscere meglio la campagna leggete, condividete e rilanciate il comunicato qui sotto: https://goo.gl/Boq16b d isponibile anche al seguente link del blog di Lucha https://luchaysiesta. wordpress.com/
per info, proposte, suggestioni e solidarietà:
mail: segreterialys@gmail.com
facebook: @lucha.ysiesta
twitter: @luchaysiesta
Non uno spazio delle donne di meno!
Casa delle donne Lucha y Siesta
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