martedì 12 dicembre 2017

pc 12 dicembre - L'imperialismo italiano stende tappeti d'argento al generale macellaio libico Haftar mentre Amnesty international diffonde un altro drammatico report sul trattamento dei profughi in LIbia

Roma, 11 dic 22:09 - (Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Angelino Alfano, ha incontrato oggi a Roma il generale Khalifa Haftar, comandante dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna). Lo rendono noto fonti della Farnesina. L'incontro avviene in una fase particolarmente delicata perché vicino al 17 dicembre, che il ministro Alfano ha definito "data di ricorrenza, non di scadenza dell'Accordo di Skhirat". L'intesa, firmata nella città di Skhirat in Marocco il 17 dicembre 2015, ha portato all'istituzione del "governo di accordo nazionale"
in Libia sostenuto dalle Nazioni Unite e della Comunità internazionale. Alla cerimonia della firma, era presente anche l'allora ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, attualmente presidente del Consiglio. Durante l’incontro odierno, il ministro Alfano e il generale Haftar hanno concordato sull'appoggio all’iniziativa portata avanti dall’inviato speciale delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamé. Per il titolare della Farnesina, la mediazione di Salamé gode del sostegno di "tutta la comunità internazionale". Il ministro Alfano e il comandante dell'autoproclamato Esercito nazionale libico hanno, inoltre, convenuto che le elezioni in Libia sono imprescindibili. Per il ministro Alfano, la consultazione è "un treno la cui destinazione è segnata" e "l'unica questione aperta resta la velocità". Da parte sua, il generale Haftar ha sottolineato il ruolo delle sue forze nella difesa della popolazione libica dalla minaccia del terrorismo. Inoltre, Haftar ha voluto ribadire che, di fronte a una classe politica divisa e inefficiente come quella libica, il suo Esercito nazionale rappresenta una guida e un sostegno per il popolo.
Oggi, Haftar è stato ricevuto anche dal ministro della Difesa Roberta Pinotti per fare il punto sulla situazione in Libia. L'uomo forte della Cirenaica era già stato a Roma alla fine dello scorso settembre, quando aveva incontrato il ministro Pinotti e il ministro dell'Interno Marco Minniti. Quest'ultimo era stato ricevuto a Bengasi dallo stesso generale qualche settimana prima. Il responsabile del Viminale si è recato a Tripoli lo scorso 9 dicembre, dove ha incontrato il premier del governo di accordo nazionale, Fayez al Sarraj, e il vicepremier Ahmed Omar Maiteeq. In Libia, le forze italiane sono presenti con la nave di appoggio logistico Tremiti impegnata nel porto di Tripoli nella missione di sostegno alla Guardia costiera locale e con un ospedale militare nella città di Misurata. (Res)

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