In migliaia per i 100 anni dell’Ottobre: «contro la dittatura delle banche, per il socialismo»
Un fiume di bandiere rosse “contro la dittatura delle banche e dei padroni”,
come recitava uno degli slogan della manifestazione. “È la tua
rivoluzione”, questo invece lo slogan principale del corteo, che ha
visto partecipanti provenienti da tutta Italia, fra i quali tantissimi
giovani. Ad animare il corteo,
slogan di lotta contro le politiche del governo, per l’uscita
dall’Unione Europea e dalla Nato, per ricordare il centenario della
rivoluzione sovietica.
Un
evento, secondo gli organizzatori, tutt’altro che commemorativo, ma al
contrario con un profondo legame con le lotte di oggi. A dirlo sono
proprio i tanti giovani che hanno partecipato. Fra questi il giovane Raji Colombo, 17 anni, di recente eletto Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Venezia.
«Essere qui è perfettamente coerente con la lotta che noi studenti
portiamo avanti contro l’aziendalizzazione della scuola, contro la
scuola che vogliono i padroni, contro lo sfruttamento in alternanza
scuola-lavoro» – ha spiegato Raji – «La scuola gratuita e accessibile a
tutti quanti fu una conquista del socialismo! L’Urss è stato il primo
paese a garantire un’istruzione pubblica, di alta qualità, per i figli
dei lavoratori. È quello per cui lottiamo oggi, ed era stato realizzato
in quel paese. Da studente posso dire che questa è anche la mia
rivoluzione».
«L’Unione Sovietica è stato uno dei primissimi paesi a far votare le donne» – ha spiegato Maria Chiara, 20 anni
– «A legalizzare aborto e divorzio, a garantire il diritto alla
maternità. Il primo paese a sancire la parità di salario fra uomo e
donna, che ancora oggi in Italia è inesistente.....«La nostra generazione viene condannata da
questo sistema a un futuro di precarietà, miseria, disoccupazione, con
salari bassi e senza diritti. Noi pensiamo di poter conquistare un
futuro diverso solo lottando per una società diversa, nel solco delle
idee dell’Ottobre» – ha detto Lorenzo Lang (FGC) – «In Unione Sovietica fu sconfitta la disoccupazione.
Fu costruita un’istruzione di qualità e gratuita a ogni livello.
C’erano lavoro e casa per tutti, i giovani avevano libero accesso allo
sport e alla cultura. Quella realtà, quelle conquiste storiche sono oggi
un esempio per una generazione che deve lottare per riprendersi il
proprio futuro».
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