mercoledì 15 novembre 2017

pc 15 novembre - Repubblica Ceca tra nazismo e 'comunisti riformati' - un commento

COSA SONO, IN REPUBBLICA CECA, I "COMUNISTI NON RIFORMATI"?
Sabato ventuno ottobre in Repubblica Ceca si tengono le elezioni politiche: anche qui a vincerle è la destra che, come nella disgraziatissima Italia, è rappresentata da un padrone delle ferriere, tale Andrej Babis, capo del partito di maggioranza relativa Azione dei Cittadini Scontenti – Akce Nespokojených Občanů (Ano).
Il nuovo premier della Repubblica Ceca, che raccatta il 29,64 per cento dei voti e 78 seggi, ha formato il nuovo governo con altri partiti di estrema destra: il Partito Democratico Civico – Občanská Demokratická Strana (Ods), che ottiene l’11,32 per cento e 25 parlamentari, e Libertà e Democrazia Diretta – Svobodu a Přímou Demokracii (Spd), che raccoglie il 10,64 per cento e 22 eletti.
E’ l’ennesimo Paese il cui sistema politico si sposta pesantemente a destra, ma qui – a differenza di altrove – il Partito Comunista di Boemia e Moravia – Komunistická Strana Čech a Moravy (Kscm) non solo mantiene le proprie posizioni, conquistando il 7,76 per cento pari a 15 seggi, ma sopravanza il Partito Socialdemocratico Ceco – Česká Strana Sociálně Demokratická (Čssd) che conquista lo stesso numero di seggi ma con il 7,27 per cento, perdendo quasi la metà dei suffragi ottenuti quattro anni fa.
Insomma, come già in Francia, è la socialdemocrazia, e non la così detta “sinistra radicale” – a subire – sempre naturalmente che i dati, che chi scrive prende dal sito di Rai News 24, siano quelli reali – una clamorosa débâcle; infine segnalo il fatto che Tiziana Di Giovannandrea, che firma il pezzo in questione, definisce il Kscm «comunisti non riformati»: mi piacerebbe capire cosa intende la pennivendola con questa locuzione che ha il vago fetore di insulto.
Bosio (Al), 13 novembre 2017
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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