martedì 14 novembre 2017

pc 14 novembre - La repressione di Stato diventa sempre più arrogante contro i cortei dei lavoratori - Roma 10 novembre

A differenza di quanto sostiene la USB, noi non pensiamo che lo sciopero del 10 sia stato un successo, come non lo è stato lo sciopero del 27 ottobre, a cui lo slai cobas per il sindacato di classe ha aderito.
Troviamo sempre più insopportabile che giuste e sacrosante giornate di lotta indette dal sindacalismo di base e di classe che comportano anche lo sciopero in alcuni settori in cui il sindacalismo di base e di classe è forte ed è presente. E stato così il 27 per la logistica.. come per i trasporti il 10 novembre. vengano sbandierati come scioperi generali. Questo danneggia la concezione e la pratica stessa dello sciopero generale ed è all'interno della logica della autoaffermazione epropaganda, che portà lustro a chi organizza, ma niente di niente ai lavoratori, nè in termini di risultati, nè in termini di crescitacome alternativa ai sindacati confederali.

Ma questo non toglie che bisogna unirsi alla denuncia dell'azione repressiva dello stato contro le manifestazioni e gli scioperi-

Come scrive USB: A Roma i due cortei previsti, quello promosso dalla Federazione romana di USB e quello nazionale degli insegnanti sono stati impediti dalla Polizia. Il primo nonostante fosse stato autorizzato dopo una trattativa durata giorni, il secondo direttamente a
manganellate.
Non c’erano precedenti in tal senso. La discrezionalità del potere, seppure sempre presente non si era mai spinta tanto in avanti da ledere il sacrosanto diritto a manifestare in una giornata di sciopero generale a lavoratrici e lavoratori pacifici.

...Il cambio di paradigma è evidente e porta allo scoperto i nervi tesi di un governo in affanno che vede sempre più inevitabile l’esplodere del conflitto di classe. La scelta di Roma per questo nuovo approccio di ordine pubblico non è, anch’essa, casuale. È a Roma che si svolgono i tavoli sindacali più difficili, la cui posta sono migliaia di posti di lavoro da tagliare; è qui che si discute, dopo anni, di contratti da rinnovare senza risorse; è nella capitale che la drammatica situazione dei senza casa esplode ogni giorno di più.
.. i nuovi dispositivi di impedimento del conflitto previsti dal piddino Minniti scelgono una giornata di lotta sindacale per mostrare i muscoli e mandare anche un segnale...

Segnali accompagnati da denunce “per estorsione” a chi lotta per il salario, a provvedimenti “preventivi” di polizia a quelli come noi che non intendono uniformarsi e subire lo stato presente delle cose. Il tutto accompagnato da una rinnovata campagna stampa e politica contro il diritto di sciopero e di organizzazione.
Se questo è il quadro, allora non possiamo consentirci nessuna sottovalutazione, ne va del futuro delle lotte e dell’esistenza stessa del conflitto.

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