Questo messaggio/appello è stato lanciato
da tante, all’assemblea nazionale di NUDM a Pisa, e in particolare al tavolo
lavoro, da lavoratrici, precarie, compagne femministe in lotta, e represse anche in alcuni casi dai padroni e dallo Stato, è stato
rilanciato anche nell'assemblea plenaria conclusiva: la manifestazione nazionale del 25 a Roma non
sia una semplice passeggiata/sfilata ma un forte e combattiva risposta (sulla scia della tanto valorizzata esperienza dello sciopero delle
donne dell'8 marzo, “forma di sciopero
politico e rottura complessiva” è stato detto da una compagna, che ha messo
in campo la questione determinante dei rapporti di forza) contro chi opprime e violenta ogni giorno le
donne, dai padroni, al governo, a questo Stato, agli uomini che odiano le
donne, a tutta la società capitalista e imperialista, perchè la violenza sulle
donne fino al frutto più marcio e odioso di essa, cioè i femminicidi , è , come
è stato detto in generale, strutturale e
sistemica.
Occorre lottare a 360 gradi contro questo
sistema sociale che produce la violenza sulle
donne, non per migliorarlo, operazione oggettivamente impossibile, ma per rovesciarlo, e occorre organizzare la ribellione della maggioranza delle donne, lavoratrici, precarie, disoccupate, giovani, studentesse, migranti... in tutti gli ambiti, senza
delegare a chi invece, dalle istituzioni a sindacati, servi del governo, come
la Cgil della Camusso, a parti del femminismo borghese e piccolo borghese
vorrebbero tenerla frenata dentro i recinti riformisti,
parlamentari/elettorali, guardando solo
agli aspetti di genere con le mere illusioni che il cambiamento possa essere
solo culturale...
Guerra di classe e di genere, questo è l'intreccio della
guerra/lotta che la maggioranza delle donne, è chiamata a scatenare
contro chi ogni giorno ci fa la
guerra di classe e la guerra di genere senza scrupoli ed è il mandante sociale
della violenza in tutte le sue forme, diffondendo a livello di massa humus
sessista e maschilista in ogni campo, dal lavoro, alle scuole, alle strade, in
famiglia...
Lavoratrici, precarie e disoccupate Slai
Cobas s.c.
e aderenti al Movimento
femminista proletario rivoluzionario
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