Non celebreremo il 25 aprile 2015 “a difesa” di una democrazia voluta dal potere borghese
dominante.
La Resistenza partigiana liberò il paese dalla dittatura nazifascista al servizio del capitale e aveva come obiettivo di mettere fine alla guerra imperialista; ma soprattutto per i partigiani proletari, comunisti, rivoluzionari questo significava avanzare verso la liberazione dal potere borghese.
Oggi soprattutto gli ultimi governi, con presidenti del consiglio di fatto non eletti, dimostrano fino a che punto nel nostro paese questa democrazia borghese difenda “i diritti democratici” e come la Costituzione rimane carta straccia quando si tratta di garantire i diritti di lavoratori e masse popolari e riprende vita quando si tratta di garantire gli interessi del Capitale.
Contro l’avanzamento del moderno fascismo che investe tutti gli ambiti, il nostro 25 aprile deve porre la necessità una nuova Resistenza proletaria e popolare che si voglia realmente liberare proletari e masse dal giogo della democrazia borghese del sistema del capitale.
Proletari Comunisti - PCm Italia
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