martedì 17 marzo 2015

pc 17 marzo - INDIA: i maoisti estendono la loro presenza nel Kerala

Il cosiddetto "corridoio rosso" si estende verso l'estremo sud del paese... riportiamo stralci di una "analisi" online di un quotidiano borghese indiano.

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RITORNO DEI NATIVI: IL PCI-maoista IN KERALA - ANALISI

Il 7 dicembre 2014, nel primo episodio mai avvenuto di questo genere, il personale di Thunderbolt, il commando paramilitare d’élite della polizia del Kerala ha avuto uno scontro a fuoco con un gruppo di sei membri del Partito Comunista dell'India-Maoista (CPI-maoista) nella foresta del Chappa superficie situata al confine Kozhikode-Wayanad. Non sono stati segnalati  feriti dopo i circa 10 minuti di scontro subito dopo il quale la squadra maoista è fuggita. Nei giorni successivi, piccole squadre di maoisti hanno distrutto uffici forestali a Wayanad e Palakkad ed effettuato un attacco contro le strutture di una cava privata nel distretto di Kannur.

Sulla base di questi tre episodi, che si sono verificati nell’arco di due mesi (dicembre 2014 e gennaio 2015), è difficile concludere che il Kerala potrebbe presto diventare una roccaforte di estremisti di sinistra. Tuttavia, ciò che è innegabile è che le condizioni sociali che hanno permesso la nascita del Naxalismo alla fine del 1960 in Kerala continuano a persistere e sono ancora sfruttate dagli estremisti. Peggio ancora, a dispetto di almeno due anni dall’ingresso del CPI-maoista nella regione, l'amministrazione statale ha fatto poco per soddisfare le esigenze popolari. Ispirato dalle rivolte Naxalbari, il Kerala è stato testimone del primo attacco violento della sinistra estremista sotto forma di un raid contro la stazione di polizia di Thalassery nel distretto di Kannur del Nord Malabar il 21 novembre 1968.... 

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