L'odio razziale evidentemente non è un reato da perseguire da parte di questo Stato che ieri a Ravenna ha creato nuovamente zone rosse e stato di polizia in piazza per blindare il caporione Fiore e le merde neofasciste di fn in una conferenza stampa in centro, al bar Silvano, a fianco di piazza del Popolo, per continuare la crociata contro la moschea che l'amministrazione comunale ha autorizzato nella zona periferica industriale, lontana dalla città, oltraggiata da qualche settimana con continue provocazione da parte dei neofascisti. La stessa amministrazione a guida PD (di cui fanno parte i vendoliali, il Pdci, repubblicani e IdV) che manda avanti lo Stato e le sue forze repressive a legittimare la crociata antimmigrati dei neofascisti, con la Questura e la Prefettura che reprimono, invece, le giuste contestazioni del movimento antifascista/antirazzista cittadino, cioè il collettivo autonomo studentesco e la Rete antifascista, di cui i compagni di proletari comunisti sono i promotori.
Nonostante le continue provocazioni della Questura che ha cercato, come sempre, di intimidirci con la minaccia di denunce per manifestazione non autorizzata, siamo scesi ancora in piazza, davanti al cordone di polizia e carabinieri, per contrastarli.
Senza la legittimazione dello Stato i neofascisti non avrebbero alcuna possibilità di esistere, pertanto lavoriamo per una manifestazione a Ravenna che dica chiaramente: chiudere i covi fascisti, fascisti e polizia vi spazzeremo via!
circolo proletari comunisti-Ravenna
Decine di uomini in assetto anti sommossa
C’è Forza nuova, centro blindato da polizia e carabinieri
RAVENNA. Arriva il segretario nazionale di Forza Nuova: via Diaz blindata, piazza Einaudi off limit, decine di uomini, tra poliziotti e carabinieri, schierati in assetto anti sommossa come a un derby allo stadio. E’ andata così, ieri pomeriggio, in pieno centro. Uno spiegamento di forze imponente dopo le tensioni di una settimana fa quando alla manifestazione del movimento di estrema destra organizzato davanti a Porta Adriana si era presentato anche un nutrito gruppo di giovani di sinistra. Finì a urla a urla e spintoni, con la polizia a fare da cordone per evitare che finisse a pugni. Ma non mancarono le proteste di una parte dei commercianti di via Cavour, inferociti per i clienti tenuti alla larga dalla gazzarra tra le due fazioni.
Ieri per evitare altri momenti di alta tensione parte di via Diaz e piazza Einaudi sono stati davvero blindati. In campo decine di uomini arrivati sia da Bologna ma anche da Senigallia, nelle Marche. Tre blocchi: uno all’imbocco di via Diaz su piazza del Popolo dove si erano radunati una ventina di antagonisti di sinistra, l’altro più avanti, verso via di Roma, e il terzo tra piazza Einaudi e piazza Garibaldi. Poliziotti e carabinieri schierati e passaggio scaglionato, con le forze dell’ordine che in più occasioni hanno imposto lo stop ad alcuni giovani che probabilmente erano partiti con l’intenzione di spingersi fino al bar Silvano, dove Fiore stava tenendo l’incontro con i militanti di Forza Nuova. Tema del “meeting”: no alla moschea (che ormai è in piedi da mesi). Unico momento di tensione: lo scoppio di un petardo in via Diaz, niente di più.
da romagnanoiravenna
Forza Nuova in centro, presidio antifascista in piazza
Polizia schierata in via Diaz per evitare tensioni tra i due gruppi
01/novembre/2013 - h. 19.20
RAVENNA - In via Diaz, al Caffé Silvano, il leader nazionale di Forza Nuova. Pochi metri più in là, all'inizio e alla fine di via Diaz, i cordoni della polizia per evitare quanto successo sabato scorso, quando non sono mancate le tensioni tra gli antifascisti e i militanti di estrema destra. Fiore era a Ravenna per manifestare la sua solidarietà verso Desideria Raggi, al centro di un'indagine nata da una contestazione di Fn - di cui lei è responsabile provinciale - alla costruzione della moschea.
In una viva Ravenna, che grazie all'apertura dei negozi nel giorno di festa ha visto molte persone in centro, via Diaz appariva blindata ma comunque percorribile. Sotto lo sguardo attento dei poliziotti le famiglie hanno potuto passeggiare. L'obiettivo principale era quello di evitare che venissero a contatto le due fazioni (per la verità entrambe piuttosto esigue). Mentre sabato scorso c'era stata tensione anche con le stesse forze dell'ordine, questa volta tutto è filato liscio. In piazza del Popolo faceva bella mostra uno striscione (fuori il fascismo da Ravenna) e i gruppi studenteschi distribuivano materiale informativo.
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