14.03 - Alcuni tweet parlano di 5 fermi, tra i manifestanti. Molti i feriti e gli intossicati dai lacrimogeni e segnalata la presenza di un'ambulanza.
14.00 - Il corteo torna a Montecitorio. La Saltamartini del PdL: "la fuori ci sono facinorosi, andiamo avanti a lavorare." Il disprezzo del potere verso le persone che ha privato di tutto.
13.57 - Via del Corso chiusa, Palazzo Chigi blindato, i manifestanti si dirigono verso Piazza Venezia
13.53 - Alcuni commenti tra i tanti, da Twitter: "Forti con i deboli, zerbini con i potenti"; "Manganellare chi manifesta perché è senza casa è disgustoso. Complimenti alle forze dell'ordine italiane."; "La polizia carica i manifestanti ma @repubblicait teme per l'incolumità dei blindati."
13.46 - La polizia indietreggia su via dei crociferi, il corteo avanza.
13. 39 - Polizia e manifestanti si fronteggiano in Via dei Crociferi, parallela di Via del Tritone vicino alla fontana di Trevi. La dolce vita è riprendersi tutto!
13.37 - da Radio Onda Rossa: lacrimogeni sparati prima dalla celere,poi dall'alto con l'elicottero (ancora segnalato a bassissima quota) colpendo chi era indietro,le famiglie
13.29 - Con i polmoni che fanno male, ma la rabbia negli occhi ed i limoni in mano, la prima linea dei manifestanti riprende ad avanzare su Via del Tritone
13.26 - Dopo almeno dieci lanci di lacrimogeni e cariche in Via del Tritone, il corteo si ricompatta vicino alla Fontana di Trevi
13.24 - La polizia comincia a sparare lacrimogeni sulla folla.
13.18 - Si continua a spingere. Mentre la polizia è chiusa a testuggine, i manifestanti iniziano a salire sui blindati! ...Scalata al Vertice!
12.54 - I cordoni dei manifestanti tornano a premere sulla polizia, che indietreggia dietro i blindati.
12.35 - Cariche e manganellate in Via del Tritone: nessuno arretra!
12.34 - Rinviato al 31 Gennaio 2014 lo sfratto di Via Cumiana a Torino.
12.27 - Corteo in Via del Tritone dietro allo striscione "Una sola grande opera: casa e reddito per tutt*"
12.18 - Lancio di uova e fumogeni contro i blindati della polizia. Partito corteo verso via del Corso.
12.05 - Da Repubblica Roma: Presidiata dalle forze dell'ordine la zona intorno a palazzo Chigi. Blindati anche in via del Tritone, sulla corsia preferenziale, a presidio dell'accesso in via della Stamperia.
12.02 - Obiettivo della piazza: Via della Stamperia, dove in questo momento si sta tenendo la conferenza Stato - Regioni
11.35 - Ampissima, come avvenuto per il 19 Ottobre, la partecipazione della composizione migrante. #Stopsfratti, subito!
11.00 - In piazza Montecitorio inizia il concentramento verso l' #assedio a Palazzo Chigi
10.20 - Rinviato lo sfratto di Gilda in Via delle Fornaci al 5 dicembre!
10.08 - Rinviato al 14 novembre lo sfratto in Via Val di Non!
09.07 - A Roma la giornata di lotta parte fin dalla prima mattinata. Dopo lo sfratto a sorpresa di ieri a Centocelle tre picchetti nella capitale in Via delle Fornaci, Viale Etiopia e Via Val di Non
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Il 31 ottobre a Roma si terrà la Conferenza Stato/Regioni/Province/Comuni, convocata dal Governo Letta con l’obiettivo di definire un decreto sulle politiche abitative a livello nazionale. Questo appuntamento ha avuto un prologo decisamente insoddisfacente nell’incontro tra i movimenti sociali e il ministro Maurizio Lupi avvenuto lo scorso 23 ottobre, durante il quale la forte distanza tra le condizioni poste con la sollevazione e l’assedio del 19 ottobre e le posizioni espresse dal governo tramite il ministro delle infrastrutture e trasporti si è resa evidente agli occhi di tutti. Il ministro, infatti, ha sostanzialmento ribadito l'indisponibilità del governo a impegnarsi con misure urgenti sui temi della casa e del reddito, rimanendo ancorato alla politica dell'investimento nelle grandi opere e nei grandi eventi-vetrina.
In quell'occasione migliaia di persone hanno assediato Porta Pia nel corso dell'incontro mentre in tutta Italia si svolgevano iniziative di supporto e rilancio del 19 ottobre; l'esito del tavolo con il ministro Lupi non ha fatto che rafforzare la convinzione che la strada sulla quale proseguire sia quella intrapresa il 19 ottobre e che la pratica dell'assedio vada portata avanti in tutti i territori.
Per
questo motivo in concomitanza con la Conferenza di questa settimana è
stato lanciato un nuovo assedio sotto Palazzo Chigi; l'appuntamento è
alle ore 11 in piazza Montecitorio.
Per condividere la costruzione
delle prossime iniziative e per organizzare l’appuntamento del 9 e 10
novembre a Roma promosso dall’assemblea di Porta Pia del 20 ottobre
2013, oggi pomeriggio alle 17.30 ci sarà inoltre un'assemblea al
Volturno occupato.Roma. Cariche e lacrimogeni contro i senza casa
Sono alcune migliaia
le persone che dalle 11 e 30 circa di questa mattina si sono radunate,
provenienti da Roma ma anche da altre città italiane, nel centro della
capitale per esigere dal governo un piano che metta fine alla piaga
degli sfratti e dopo anni di latitanza e privatizzazioni del patrimonio
pubblico decida un programma di edilizia pubblica opportunamento
finanziato.
Una manifestazione che, dopo quella di Firenze del 25 ottobre, è in piena continuità con la campagna iniziata nelle scorse settimane e che ha avuto nella manifestazione nazionale del 19 ottobre il suo momento più alto, capace di strappare al ministro Lupi un incontro poi però rivelatosi inconcludente. Tanto da obbligare i movimenti di lotta per la casa e i sindacati di base a tornare in piazza oggi in occasione della Conferenza Stato Regioni che si sta tenendo nella sede del Consiglio dei Ministri, in Via della Stamperia, in un centro città completamente blindato dalle forze dell’ordine.
Tutto era filato liscio durante le prime ore della mobilitazione, con alcune migliaia di occupanti di case e inquilini degli enti pubblici ed ex pubblici ormai privatizzati e svenduti che avevano dato vita ad un vero e proprio assedio della conferenza, gridando slogan e muovendosi in corteo nelle vie attorno ai palazzi del potere. In piazza tante famiglie con bambini e anche anziani inquilini della case degli enti o di appartamenti sottoposti a sfratto, oltre ad attivisti di varie realtà sociali e dell'Usb.
Poi verso le 13.10 quando la manifestazione ha tentato di aggirare e superare i cordoni di polizia e i blindati sistemati per bloccare l’accesso alla ‘zona rossa’, in Via del Tritone sono partite alcune cariche e i poliziotti in assetto antisommossa hanno sparato una decina di lacrimogeni. Secondo alcune fonti qualche lacrimogeno sarebbe stato sparato dai manifestanti dall'alto, forse da un elicottero della polizia che volteggiava in quel momento sul centro di Roma, forse dal tetto di qualche edificio pubblico.
I manifestanti – alcuni dei quali sono rimasti feriti dalle manganellate ed altri si sono sentiti male per l’effetto dei gas – si sono inizialmente dispersi ma poco dopo sono tornati a concentrarsi per continuare la protesta con l'intenzione di rimanere in piazza fino alla fine della Conferenza Stato Regioni che all’ordine del giorno ha anche il tema degli sfratti.
Ma poi poco dopo le 13 e 30 un'altra carica e un cordoni di polizia e blindati hanno sbarrato il passo ai dimostranti in via dei Crociferi, uno stretto budello a pochi metri da Via del Tritone.
Ma anche in questo caso la manifestazione non si è sciolta del tutto e dopo pochi minuti le 'forze dell'ordine' hanno aperto il passaggio permettendo così ai dimostranti di ricompattarsi e di dirigersi di nuovo verso Palazzo Montecitorio.
Il corteo ha imboccato via del Corso con l'intenzione di dirigersi verso Piazza Venezia ma ha trovato di nuovo la strada sbarrata dai cordoni di celere, per cui ha deciso di tornare in Piazza Montecitorio e di dare inizio ad un'assemblea popolare. Intanto dall'interno del parlamento alcuni deputati delle destre - Pdl, Lega - durante i loro interventi hanno denunciato "i facinorosi" e i "violenti" che "mettono a ferro e fuoco la città" invitando le già assai zelanti forze dell'ordine ad intervenire con ancora maggiore durezza contro chi chiede il diritto alla casa e a una vita dignitosa.
Oltre ai numerosi feriti e intossicati, alcuni testimoni oculari denunciano anche che polizia e carabinieri hanno realizzato nove fermi ed altri dimostranti sono stati identificati.
Una manifestazione che, dopo quella di Firenze del 25 ottobre, è in piena continuità con la campagna iniziata nelle scorse settimane e che ha avuto nella manifestazione nazionale del 19 ottobre il suo momento più alto, capace di strappare al ministro Lupi un incontro poi però rivelatosi inconcludente. Tanto da obbligare i movimenti di lotta per la casa e i sindacati di base a tornare in piazza oggi in occasione della Conferenza Stato Regioni che si sta tenendo nella sede del Consiglio dei Ministri, in Via della Stamperia, in un centro città completamente blindato dalle forze dell’ordine.
Tutto era filato liscio durante le prime ore della mobilitazione, con alcune migliaia di occupanti di case e inquilini degli enti pubblici ed ex pubblici ormai privatizzati e svenduti che avevano dato vita ad un vero e proprio assedio della conferenza, gridando slogan e muovendosi in corteo nelle vie attorno ai palazzi del potere. In piazza tante famiglie con bambini e anche anziani inquilini della case degli enti o di appartamenti sottoposti a sfratto, oltre ad attivisti di varie realtà sociali e dell'Usb.
Poi verso le 13.10 quando la manifestazione ha tentato di aggirare e superare i cordoni di polizia e i blindati sistemati per bloccare l’accesso alla ‘zona rossa’, in Via del Tritone sono partite alcune cariche e i poliziotti in assetto antisommossa hanno sparato una decina di lacrimogeni. Secondo alcune fonti qualche lacrimogeno sarebbe stato sparato dai manifestanti dall'alto, forse da un elicottero della polizia che volteggiava in quel momento sul centro di Roma, forse dal tetto di qualche edificio pubblico.
I manifestanti – alcuni dei quali sono rimasti feriti dalle manganellate ed altri si sono sentiti male per l’effetto dei gas – si sono inizialmente dispersi ma poco dopo sono tornati a concentrarsi per continuare la protesta con l'intenzione di rimanere in piazza fino alla fine della Conferenza Stato Regioni che all’ordine del giorno ha anche il tema degli sfratti.
Ma poi poco dopo le 13 e 30 un'altra carica e un cordoni di polizia e blindati hanno sbarrato il passo ai dimostranti in via dei Crociferi, uno stretto budello a pochi metri da Via del Tritone.
Ma anche in questo caso la manifestazione non si è sciolta del tutto e dopo pochi minuti le 'forze dell'ordine' hanno aperto il passaggio permettendo così ai dimostranti di ricompattarsi e di dirigersi di nuovo verso Palazzo Montecitorio.
Il corteo ha imboccato via del Corso con l'intenzione di dirigersi verso Piazza Venezia ma ha trovato di nuovo la strada sbarrata dai cordoni di celere, per cui ha deciso di tornare in Piazza Montecitorio e di dare inizio ad un'assemblea popolare. Intanto dall'interno del parlamento alcuni deputati delle destre - Pdl, Lega - durante i loro interventi hanno denunciato "i facinorosi" e i "violenti" che "mettono a ferro e fuoco la città" invitando le già assai zelanti forze dell'ordine ad intervenire con ancora maggiore durezza contro chi chiede il diritto alla casa e a una vita dignitosa.
Oltre ai numerosi feriti e intossicati, alcuni testimoni oculari denunciano anche che polizia e carabinieri hanno realizzato nove fermi ed altri dimostranti sono stati identificati.
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