mercoledì 30 ottobre 2013

pc 30 ottobre - LO SCIOPERO DELLE DONNE

Abbiamo lanciato e vogliamo costruire per il 25 novembre uno “sciopero delle donne”, uno sciopero che parte e abbia al centro i posti di lavoro, ma che è più giusto chiamare sciopero totale delle donne, perchè riguarda e chiamiamo a farlo tutte le donne, le studentesse, le disoccupate, le donne casalinghe dei quartieri, le donne in lotta nei movimenti, le immigrate, ecc. uno sciopero contro la guerra di bassa intensità contro le donne, in quanto donne, fatta di femminicidi e stupri di uomini che odiano le donne, perpetrati soprattutto nella “sacra famiglia”; ma che inevitabilmente si estende all'insieme degli attacchi che padroni, governo, Stato, Chiesa portano avanti.
Uno sciopero di classe e di genere che vuole scoperchiare tutta la condizione di vita delle donne

E' una parola d'ordine che stiamo portando avanti da alcuni anni. La sua realizzazione è una avvenimento storico, di impatto, di rottura.
Lo sciopero delle donne ponendo una denuncia che riguarda l'insieme delle condizioni della maggioranza delle donne mette in discussione il lavoro e il non lavoro, le discriminazioni che ci sono nei posti di lavoro, il ruolo nella famiglia e la famiglia come la vuole questa società borghese, mette in discussione l'idea che si ha delle donne, il ruolo di subordinazione. Cioè mettiamo in discussione tutto!
Ed è questo che pone e per questo fa paura lo sciopero delle donne. 
Esso non riguarda solo una questione di alcune rivendicazioni, la battaglia delle donne è inevitabilmente a 360°, riguarda il fatto che ci vuole una società totalmente diversa, dei rapporti sociali diversi, dei rapporti personali diversi; che tutta la vita deve cambiare.
Lo sciopero delle donne è per le donne. Serve prima di tutto alle donne, perchè trovino la forza per ribellarsi, per non accettare come inevitabile una condizione di oppressione, subordinazione, il loro ruolo nella famiglia; per essere una realtà di lotta che preoccupi e faccia paura ai padroni, ai governi, allo Stato, agli uomini che odiano le donne.
Le donne, in particolare le donne proletarie, quando lottano, portano una carica in più, portano la necessità di una battaglia complessiva, che riportano anche nella vita quotidianità.

Ma lo sciopero delle donne, delle lavoratrici serve anche all'interno della classe operaia; esso deve essere una battaglia di rottura, che richiede una trasformazione anche all'interno dei lavoratori, dei propri compagni di lavoro. 
 
In questo senso lo sciopero totale delle donne allude alla necessità della rivoluzione, in cui le donne siano la forza più determinata, per fare una doppia rivoluzione. 
 
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

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