Uno
sciopero di classe e di genere che vuole scoperchiare tutta la
condizione di vita delle donne
E'
una parola d'ordine che stiamo portando avanti da alcuni anni. La sua
realizzazione è una avvenimento storico, di impatto, di rottura.
Lo
sciopero delle donne ponendo una denuncia che riguarda l'insieme
delle condizioni della maggioranza delle donne mette in discussione il lavoro e il non
lavoro, le discriminazioni che ci sono nei posti di lavoro, il ruolo
nella famiglia e la famiglia come la vuole questa società borghese,
mette in discussione l'idea che si ha delle donne, il ruolo di
subordinazione. Cioè mettiamo in discussione tutto!
Ed
è questo che pone e per questo fa paura lo sciopero delle donne.
Esso non riguarda solo una questione di alcune rivendicazioni, la
battaglia delle donne è inevitabilmente a 360°, riguarda il fatto
che ci vuole una società totalmente diversa, dei rapporti sociali diversi, dei
rapporti personali diversi; che tutta la vita deve cambiare.
Lo
sciopero delle donne è per le donne. Serve prima di tutto alle
donne, perchè trovino la forza per ribellarsi, per non accettare
come inevitabile una condizione di oppressione, subordinazione, il
loro ruolo nella famiglia; per essere una realtà di lotta che preoccupi e faccia paura ai padroni, ai governi, allo
Stato, agli uomini che odiano le donne.
Le
donne, in particolare le donne proletarie, quando lottano,
portano una carica in più, portano la necessità di una battaglia
complessiva, che riportano anche nella vita quotidianità.
Ma lo sciopero delle donne, delle lavoratrici serve anche
all'interno della classe operaia; esso deve essere una battaglia di
rottura, che richiede una trasformazione anche all'interno dei
lavoratori, dei propri compagni di lavoro.
In questo senso lo
sciopero totale delle donne allude alla necessità della rivoluzione,
in cui le donne siano la forza più determinata, per fare una doppia
rivoluzione.
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
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