mercoledì 30 ottobre 2013

pc 30 ottobre - assemblea a Palermo, il 18 e il 19 a Roma ... e oltre!


Assemblea cittadina lunedì a Palermo, nella sede dello Slai Cobas per il sindacato di classe organizzata dai compagni del circolo di Proletari Comunisti, presenti anche le compagne, donne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario.
La sala era piena di  lavoratori, precari, donne, disoccupati, giovani
Al centro dell’assemblea ci sono state le due giornate di lotta romane del 18 e 19 ottobre, la grande e bellissima partecipazione (60.000 il 18 e 100.000 il 19), nonché il festeggiamento proletario per la liberazione di Celeste e degli altri giovani compagni arrestati negli scontri davanti al ministero dell’economia.
Abbiamo iniziato con la proiezione delle foto fatte durante le due manifestazioni ma grazie al resoconto di una compagna, abbiamo rivisitato i vari passaggi delle manifestazioni, dai concentramenti ai cortei, i momenti diversi nell’”acampata” a Piazza San Giovanni tra cui la particolare e importante assemblea nazionale delle donne, lavoratrici, precarie, giovani, compagne in vista dello sciopero delle donne del 25 novembre promossa dalle compagne Mfpr, le varie interviste, l’importanza degli slogan tra cui in particolare One Solution – Revolution che non è una frase ma una necessità.
Lo sciopero, diceva il compagno che ha aperto l'assemblea, era stato preceduto due giorni prima, dall’approvazione del “patto di stabilità” del governo Letta, che “stabilizza” solo il governo dato che, secondo statistiche ufficiali in Italia per la prima volta, i precari superano i lavoratori a tempo indeterminato, restano tagli e tasse per le le masse proletarie…una finanziaria che non va bene a nessuno, seppur per motivi diversi, per dire nemmeno a Napolitano che l’ha firmata e alla Confindustria che l’anelava. In poche parole qualcuno trova qualcosa per cui essere scontento, nella chiara differenza delle parti.
Il compagno ha anche ricordato tra l'altro l’intervento a Piazza San Giovanni, fatto da Carlo Guglielmi, avvocato e presidente del Forum Diritti – Lavoro che ha parlato della difficilissima situazione in cui si viene a trovare tutto il sindacalismo di base a causa dell'accordo del 31 maggio 2013 fatto tra sindacati, governo e padroni sulla rappresentanza (in pratica solo CGIL-CISL-UIL potranno “trattare”), ma che ha evitato con una certa “eleganza” di rispondere all’intervento del coordinatore nazionale dello Slai Cobas per il s.c. sulla necessità, vista appunto la gravità della cosa, di una unità nei fatti concreti dei sindacati di base e di classe, proponendo per esempio il boicottaggio delle prossime elezioni delle Rsu a partire dalle fabbriche.
Un altro compagno, prendendo la parola all’assemblea, ha sottolineato la presenza dei giovani ribelli, dei tanti immigrati e dei “senza tetto” alla manifestazione del 19, primo grande segnale di massa e di spirito di rivolta contro il governo Letta-Alfano e si è soffermato sulla presenza dei NO-TAV e dei NO-MUOS, precisando che queste opere, oltre ad essere delle grandi speculazioni, sono dei chiari strumenti di guerra e di morte del sistema capitalista e imperialista.
Il compagno, ha sottolineato che la rivoluzione è la sola soluzione contro tutte le oppressioni e sfruttamento che il sistema capitalista e imperialista  impongono alla classe del proletariato, che essa può essere organizzata da un partito rivoluzionario di tipo nuovo e che solo abbattendo il sistema si possono avere conquiste definitive; le lotte sindacali se estraniate e svuotate dalla lotta politica non bastano.
L’intervento della delegata Slai del Policlinico, responsabile dei lavoratori della sanità, è stato caratterizzato da un certo vigore rivolto ai numerosi lavoratori presenti che devono rendersi conto che la lotta non può essere delegata e che la loro presenza è essenziale non solo in termini numerici ma come apporto politico proletario e rivoluzionario.
A testimonianza che i giovani, non sono “i bamboccioni” che arrivano ai 40 anni nella culla familiare come li hanno definiti più volte rappresentanti borghesi ipocriti dei governi al potere, abbiamo seguito in video l’intervista fatta a Celeste, una delle compagne del CAU arrestate il 19 a Roma durante gli scontri al Ministero dell’Economia con la polizia. Lo spirito rivoluzionario dei giovani, si esprime in lei con tutta la concretezza immaginabile, quando alla domanda se reputasse giusta la ribellione contro le forze dell’ordine  risponde con limpido orgoglio rivoluzionario, di SI. <Le forze dell’ordine sono le stesse che difendono gli interessi di coloro che hanno licenziato mia madre e mandato a casa mio padre con una misera pensione.>
La compagna del circolo ha concluso l’assemblea con l’immagine sullo schermo della foto con un pannello “One solution revolution” rivolgendosi ai presenti con severità rivoluzionaria e proletaria ed esortandoli a prendere le redini della lotta contro governo, padroni, Stato iniziando a dare anche una sempre più chiara impronta alle prossime assemblee e iniziative sia in senso organizzativo che nel dibattito, propaganda ecc…
Applausi spontanei sono sorti durante tutto il corso dell’assemblea in particolare dopo il video della testimonianza della giovane Celeste… alla fine tutti insieme si è brindato alle due grandi giornate di lotta di Roma e alla liberazione dei compagni arrestati scandendo slogan “ la repressione alimenta la nostra ribellione”, “one solution revolution!”

A. per il circolo di proletari comunisti Palermo

 

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