Udienza del maxi-processo No Tav. Un report
Questo livello di segretezza negli atti è il risultato delle norme introdotte nella nuova legge femminicidio, norme introdotte esclusivamente contro e ai danni dei notav.
Durante lo svolgimento dell’udienza gli/le imputati/e hanno preteso che Lollo, imputato notav in carcere per i fatti all’università Statale di Milano,
venisse fatto uscire dalla cella dell’aula bunker del carcere delle
Vallette per potersi sedere vicino agli altri notav. «È uno di noi, voi
cercate di dividerci» le parole scandite in aula dai notav. Il giudice
Bosio consente a Lollo di seguire il procedimento vicino al suo
difensore.
La durata delle lunghe udienze, otto ore senza pause,
e il serrato calendario delle prossime udienze – due alla settimana –
sono ritmi straordinari per un processo di questo tipo, che diventa
sempre più politico. Gli avvocati della difesa fanno notare al giudice
come un impegno di questo genere crei notevoli difficoltà nello svolgere
il loro lavoro – minando la loro professionalità per altri casi e
processi – e che quindi si vedono costretti a dover rinunciare al
mandato difensivo. Di parere ovviamente contrario, i pm che si dicono
invece favorevoli a questi ritmi serrati. Il giudice prende atto delle
osservazioni ma procede come da programma. Le prossime udienze:
8,19,21,30 novembre e 2,6,23 dicembre ore 9:00.
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