giovedì 3 ottobre 2013

pc 3 ottobre - "Non c'è niente da fare" dice il ministro dell'economia Saccomanni… il governo prepara un'altra "manovra" economica contro il proletariato e le masse popolari

Forti della "fiducia" ricevuta ieri al senato, governo e padroni si preparano a presentare entro il 15 ottobre la manovra finanziaria, che adesso chiamano legge di stabilità, "che per la prima volta andrà presentata contestualmente alle Camere e all’Europa." come riporta un articolo del Sole 24 ore di oggi, che aggiunge che subito il ministro Saccomanni ha fatto sapere che oramai l'aumento dell'Iva c'è stato e non c'è più niente da fare! mentre da tutte le parti e da tutti i "centri studi" vengono pubblicati dati sulle "famiglie che non ce la fanno più a tirare avanti"!

I punti principali di questa manovra sono stati suggeriti da tempo dalla Confindustria secondo la quale il governo deve fare "Subito la manovrina correttiva da 1,6 miliardi per rientrare sotto il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil." Per mostrare che i "conti dell'Italia sono a posto"! Questa "manovrina correttiva" deve trovare subito
- 265 milioni per il rifinanziamento delle missioni internazionali, e cioè per continuare a fare la guerra in giro per il mondo
- 200 milioni per fronteggiare l’emergenza immigrazione, nella sostanza per la gestione e forse l'apertura di altri moderni lager
- 330 milioni per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, per evitare rivolte dei lavoratori
- 35 milioni per la social card, per continuare a fare l'elemosina agli anziani che non hanno niente

E già che non c'è stata la crisi di governo si può procedere nell'immediato con altri tagli. "Le coperture – dice infatti l'articolo - erano già pronte per il decreto Iva di venerdì scorso, poi rimesso nel cassetto alla luce della crisi politica. Ma ora si lavora a una loro ricalibratura. Tanto che potrebbe essere anche più robusto il ricorso ai tagli di spesa semilineari già individuati nella bozza del decreto Iva e stimati in poco più di 400 milioni, dai quali saranno comunque esentati istruzione, università, ricerca, il fondo per lo sviluppo e la coesione, nonché le opere per l’Expo 2015 di Milano."
I suggerimenti della Confindustria continuano: in questa manovra ci deve essere:

- riduzione del cuneo fiscale, e cioè i padroni devono pagare sempre meno tasse sul lavoro (contributi inps ecc.) e sulle imprese, come ha specificato Letta nel suo discorso alle Camere "Il pilastro portante dell’ex Finanziaria sarà «una riduzione del carico fiscale sul costo del lavoro in entrambe le componenti: quella a carico del datore di lavoro e quella a carico del lavoro»."

- service tax: l'inganno di togliere alcune tasse, come l'Imu, per metterne solo una ma bella pesante

- allentamento patto stabilità per i Comuni, per permettere ai Comuni di gestire direttamente alcuni fondi da distribuire alle imprese locali


E tanto per ribadire che è tutto il governo a condividere questa posizione il giornale conclude: "Il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, intervenendo a Sky afferma che saranno almeno tre i sentieri su cui lavorare: la spending review, [i tagli ai lavoratori e alle spese] il piano Ceriani sulla rimodulazione delle agevolazioni fiscali e il piano Giavazzi, seppure ridimensionato nelle risorse disponibili, sui contributi alle imprese."!

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