lunedì 30 settembre 2013

pc 30 settembre - IL MIO COMPAGNO "CLANDESTINO"

Un turista che arriva a Igoumenitsa (Grecia) pensa di trovarsi di fronte alle
stupende coste greche contornate da altrettante isole stupende e invece si
trova di fronte a uno scenario che pochi hanno visto e che chi vede fa finta
di non vedere e chi vuole denunciare viene invitato a farsi gli affari
propri....
Ciao il mio nome è Clandestino, io sono costretto a scappare dalla
mia vita, dalla mia famiglia, da un lavoro che spesso non ho e se lo ho si
chiama sfruttamento; scappo da un paese che l'imperialismo ha consumato per i
suoi profitti mettendomi nelle mani pochissime briciole che non mi servono
nemmeno per sopravvivere, scappo con i miei soli vestiti messi addosso x
affrontare un viaggio, quel viaggio che per me ha un nome
Speranza!!!
Attraverso il mare per arrivare dove la mia vita potrebbe
cambiare e se tutto va' bene ci arrivo vivo. Arrivare sani e salvi a
destinazione è bellissimo, ti ripaga di un viaggio difficile pagato con i
risparmi di una vita di amici e famiglia, il mio sorriso si allarga quando
vedo terra, ho già dimenticato il mio viaggio caramente pagato con
situazione di disagio igienico psicologico. Eccomi nuova terra nuove speranze
....mi nascondo scappo devo arrivare alla mia meta un posto sicuro dove
trovare una sistemazione, dove le autorita' non mi trovino prima di essermi
messo in regola a volte anche con mezzi clandestini, dove c'è chi specula sul
mio permesso di soggiorno, eccola una nave che porta in italia come faccio ad
entrare nel porto?! Mi nascondo in quel cantiere che sta per allargare e
rendere ancor piu' bello questo porto, mi nascondo con alcuni compagni di
viaggio, decidiamo insieme come arrivarci senza che le autorita' portuali se
ne accorgano e mi riportino a casa... Decidiamo, c'è chi si tuffa nel mare
gelido per raggiungere il lato della nave e salirci senza essere visto, sono
solo 500 metri ce la faremo, e c'è chi decide di correre e infilarsi sotto
ai tir e appendersi agli assi delle ruote giusto il tempo dell'imbarco, e ci
si rinasconde, non devono trovarci. E invece a bordo nave trovo il poliziotto
che mi aspetta per riportarmi a terra. Mentre scappo per infilarmi sotto al
tir mi insegue la polizia portuale con le moto Transalp, con i loro cani
sguizagliati alla caccia all'uomo. Io corro corro, c'è chi decide di tornare
indietro e spesso rimane impigliato nella rete di filo spinato fatta apposta
per noi e c'è chi ce la fà... Eccomi a bordo devo nascondermi, c'è chi mi vuol
bene e fà finta di non vedermi e spesso abbandona un po' di cibo nei garage
dove il tir è parcheggiato... Ce la farò, devo..., parte la nave, forse ci
sono forse ce l'ho fatta, mi vede un uomo in divisa che lavora a bordo chiama
il comandante mi prendono mi portano in una cella disumana fatta con un buco
di scarico dove si riversano i liquidi..., qualche traversina di quelle che
usano in ospedale per sedermi per terra vuota, tutto qua, dicono per evitare
che mi faccia del male viste le mie condizioni psichiche allo stremo. Sono
dentro, nessuno si puo' avvicinare alla mia cella chiusa da una porta con uno
spioncino, passano le ore reclamo per andare in bagno se qualcuno mi sente
mi porta a fare i bisogni se qualcuno fa finta di non sentirmi aprira'
quando sono sfinito dal chiamare, non mi fanno lavare spesso, non mi fanno
mangiare oppure mi danno giusto un po' d'acqua da bere... 3 giorni, arrivati
in Italia mi consegnano alla polizia del posto... Nessuno mi tocca, hanno
paura che gli mischi qualche malattia, si certo quella della fratellanza... 
Il mio sogno ha chiuso gli occhi, si torna casa!!! 
A tutti i compagni
clandestini Liberta' e Solidarietà!!!... Ricordo di un viaggio!!!
 
Una frase di Mao dice: "il popolo e solo il popolo è la forza motrice della storia". Ricordatevelo "brave persone"!


Sally - Taranto

Nessun commento:

Posta un commento