Dichiarazione della OCML Voie
Prolétarienne (Francia)
Amburgo, 24 novembre 2012
Siamo lieti di avere la possibilità di salutare la
lotta straordinaria condotta dai nostri compagni in India. 20.000
combattenti armati che combattono sotto la bandiera del comunismo, decine di
migliaia di persone che forniscono loro sostegno politico e logistico di fronte
a decine di migliaia di soldati e paramilitari inviati dal centro dal potere
capitalista di Nuova Delhi. Una
guerra di classe di massa su cui i media borghesi in Francia tacciono.
Al tempo stess, il capitalismo sempre più si sta
dimostrando un disastro per i lavoratori, con disoccupazione per tanti e condizioni
di lavoro disumane per gli altri, con austerità e insicurezza per tutti. La
crisi del capitalismo è senza fine ed è andata peggiorando a passi da gigante negli
ultimi quaranta anni.
Tuttavia, mentre si fa strada l'idea della
necessità della rivoluzione è, le direzioni dei principali partiti politici e
sindacati restano riformiste e socialdemocratiche. Guardano
in Sud America, al Venezuela e all’Ecuador, come riferimenti rivoluzionari e riducono
le rivoluzioni arabe a un mere sollevazioni per la democrazia. Ad
esempio, lo scorso febbraio Jean-Luc Mélenchon, leader del Fronte di Sinistra,
che comprende il Partito Comunista francese, ha accolto con favore l’annunciata
vendita di 126 aerei da combattimento Rafale al governo indiano, aerei dotati
di ampia capacità di individuare e colpire bersagli umani.
La nostra organizzazione condanna questo
sciovinismo imperialista e ha indicato nella CGT della fabbrica di pneumatici
Michelin come esempio da seguire. Tutte
le aziende imperialiste francesi vogliono ritagliarsi il loro posto in India,
ma alla Michelin il sindacato ha lottato con fermezza contro la politica dell’azienda
e contro la difesa degli interessi del proprio paese, dichiarando la propria solidarietà
con la lotta dei contadini in India, contro la costruzione di un impianto Michelin
nel Tamil Nadu. È
stato presentata una denuncia unitaria, sottoscritta congiuntamente da quattro organizzazioni
sindacali, due francesi e due indiane, che è stata recentemente approvata dall'OCSE.
In sé questa iniziativa, pur di portata limitata,
serve a illustra alcuni principi della nostra strategia politica:
1. Non sono le
rivoluzioni nei paesi capitalisti "sviluppati" che avranno impatto
sui paesi dominati ma, al contrario, è la rivoluzione nei paesi dominati che
innesca la rivoluzione mondiale. Lo stesso Marx lo riconobbe in una lettera autocritica
scritta a Engels il 10 Dicembre 1869 a proposito della situazione in Irlanda e della
classe operaia inglese. Lenin pose in primo piano lo stesso problema, per
esempio, al Congresso dei Popoli d'Oriente tenutasi a Baku nel 1920. Ed è
quello che Mao ha descritto come "il centro della tempesta".
2. La maggior
parte di quelli che un tempo erano i paesi coloniali o semi-coloniale e feudale
o semi-feudale sono ora dominati dal capitalismo sia nazionale che
internazionale e, in alcuni casi sono addirittura diventati potenze imperialiste
regionali o "emergenti". Ciononostante, la dominazione imperialista e
la competizione inter-imperialista sono sempre più spietate.
3. Nei paesi
dominati e nelle ex-colonie i contadini rappresentano una parte significativa delle
masse lavoratrici sfruttati. Il trionfo della rivoluzione comunista mondiale
sarà possibile solo grazie un'alleanza tra gli operai ei contadini e attraverso
la guerra popolare di lunga durata nelle campagne e l’insurrezione nelle città,
seguendo le strategie assunte e innovate dai nostri compagni maoisti in Nepal .
Questa alleanza tra il martello e la falce non ci fu durante la Comune di
Parigi del 1871, ma ci fu durante la Rivoluzione russa al tempo di Lenin. Questa
alleanza resta oggi decisiva.
4. In Francia,
il nostro principale nemico è la borghesia, il capitalismo imperialista
francese. La classe dominante ha agenti in seno al movimento operaio, e attualmente
siamo dominati da esse. In Francia, le forze antimperialiste e i militanti maoisti
sono deboli. Per sviluppare la solidarietà internazionale, dobbiamo costruire organizzazioni
nei nostri paesi. Il nostro compito immediato decisivo in Francia è quello di
costruire un partito marxista-leninista nel seno della classe operaia.
5. tutti quanti
combattono l’imperialismo, in India e ovunque, sono nostril alleati nella
nostra battaglia contro l’imperialismo, contro le direzioni riformiste e per la
costruzione del nostro partito.
Viva la lotta dei nostri compagni in India!
Viva la solidarietà internazionale!
Viva la rivoluzione proletaria mondiale!
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