pc 2 dicembre - Livorno non si piega !.. giusto e forte assedio alla Prefettura

 

 

Assalto alla prefettura di Livorno da parte degli antagonisti. Circa 500 persone, dopo aver sfilato per le strade del centro in corteo, hanno lanciato pietre, bombe carta, mattoni e fumogeni mentre polizia e carabinieri si nascondevano nel palazzo. (Foto Laura Lezza) 

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• Assedio alla prefettura di Livorno, verso le 18, da parte di un corteo di 200 compagniche sotto il Palazzo del Governo ha lanciato pietre, mattoni, bombe carta, fumogeni e palloncini pieni di vernice bianca contro polizia e carabinieri, poi riparatisi dentro la Prefettura. Il corteo aveva sfilato in centro dietro lo striscione 'Livorno non si piega'. Alcuni poliziotti sono rimasti contusi e sono stati curati da sanitari del 118.

Il corteo di oggi ne segue uno, non autorizzato, organizzato ieri sempre in centro con un blocco del traffico da parte dei manifestanti. Le forze dell'ordine sono intervenute e quando la polizia ha iniziato a identificare i manifestanti c'è stato uno scontro durante il quale una donna, la madre di un manifestante, è rimasta ferita al volto. Ieri Il corteo aveva seguito un'iniziativa di protesta contro il governo Monti per la quale era stata dato regolare preavviso alla questura. La manifestazione, iniziata alle 18, era stata organizzata dalla Federazione anarchica livornese e da gruppi antagonisti in piazza Grande ai quali si è aggiunta una quarantina di attivisti No Tav. Poi, però, il presidio si è trasformato in una manifestazione itinerante con corteo non autorizzato che prima si è spostato sotto il municipio e poi, attraversando la centrale via Cairoli, si è concluso in piazza Cavour. E' qui che, verso le 19, la polizia ha chiesto

agli organizzatori di sciogliere il corteo non autorizzato e, non ottenendo ascolto, ha cominciato ad identificare i manifestanti, tutti noti alle forze dell'ordine. Alcuni indossavano il casco.

Oggi alle 17 era stata organizzata un'altra manifestazione. Nella prima parte c'è stato un normale corteo poi gli antagonisti, circa 500, sono andati verso la questura e la prefettura. Questa è stata assaltata e le forze dell'ordine hanno scelto di non reagire. A quel punto il corteo si è allontanato di nuovo e in piazza Cavour sono stati aggrediti due fotografi.