Non delegare...LOTTA!
Ancora, come sempre in queste occasioni, aleggiano nell’aria promesse di cambiamento, innovazione e risanamento dell’apparato universitario, ma se analizziamo ciò che viene proposto ci rendiamo conto di quanto, soprattutto in questo particolare momento storico, non sia realmente realizzabile un cambiamento tramite la rappresentanza.
Rappresentanza che in realtà non è espressione reale e totale degli studenti, se non di una parte a dir poco inconsistente. Infatti se analizziamo i dati relativi alle elezioni dello scorso anno scopriremo che su 9731 studenti (cioè tutti i potenziali elettori) sono andate a votare ben 365 persone, cioè un'affluenza alle urne impressionante, addirittura pari al 3,75%!
Ci chiediamo quindi come il grande oblio dell’istruzione possa essere risanato da questi “rappresentanti”, consapevoli che il futuro dell’università non si decide in un semplice consiglio di dipartimento.
In un momento storico come questo, in cui il malcontento popolare è concretamente tangibile anche grazie alla partecipazione alla mobilitazione delle ultime settimane, la rappresentanza è quanto mai svuotata di senso, a livello universitario quanto a livello nazionale; basti pensare che siamo governati da dei “tecnici” che nessuno ha votato.
E’ importante quindi capire cosa c’è realmente dietro l’attuale condizione dell’istruzione, difatti la mancanza di servizi sociali fondamentali, borse di studio e quant’altro è naturale espressione di un sistema che mira a trasformare l’università in una grossa azienda.
Consideriamo quindi non solo inutile, ma sopratutto dannoso, delegare il proprio futuro a chiunque si senta legittimato a farci da portavoce in quanto eletto da una ridicolissima percentuale di studenti. I cambiamenti non si ottengono sedendosi sulle poltrone offerte dalle istituzioni, ma attraverso un quotidiano lavoro di partecipazione dal basso. E a chi sostiene che “votare non significa delegare”, ignorando probabilmente il significato di tale verbo, consigliamo di aprire un dizionario qualunque e gli rispondiamo con uno slogan quanto mai attuale e sicuramente approvato da Treccani e Zanichelli: NON DELEGARE, LOTTA!
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