In Europa viene repressa, in molteplici maniere, la solidarietà con il popolo palestinese. In Germania, nel Regno Unito, in Italia: divieti, fermi, sanzioni, procedimenti penali contro chi denuncia i crimini nei territori occupati e chiama al rispetto del diritto internazionale.
Non è sicurezza. È censura.
Quando la solidarietà viene criminalizzata, viene attaccata la democrazia.
Difendere i diritti del popolo palestinese non è un reato.
Reato è il silenzio davanti alla pulizia etnica.
Reato è reprimere chi non accetta di voltarsi dall’altra parte.
La solidarietà non si processa.
Vogliono ridurci al silenzio, ma il silenzio non è neutralità: è complicità.

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