lunedì 29 dicembre 2025

pc 29 dicembre - Oggi costruire il nucleo iniziale del partito proletario

Da un intervento di un compagno dirigente del PCm 

Oggi ciò che manca è il partito proletariato d’avanguardia rivoluzionario, ciò che manca è una linea che renda possibile al movimento proletario e rivoluzionario di rispondere sul piano tattico, ma soprattutto sul piano strategico.

Su questa base, dobbiamo liquidare l'opportunismo, il primitivismo, il localismo e il suo fondamento generale, l'economismo, inteso da Lenin non solo come primato della lotta economica, ma nella sottovalutazione della necessità sul piano ideologico, teorico, politico, di organizzare il nucleo del partito.

Organizzazione significa lavorare effettivamente come organizzazione, piccola inizialmente, ma ciononostante ben determinata, precisa, visibile, identificabile nelle sue persone e nella sua forma, metodo e linea di lavoro.

In questo senso è molto importante quello che si fa nel nostro lavoro quotidiano, che non è una questione privata, né una questione individuale, né una questione di città in cui siamo. Su questo bisogna liquidare completamente ogni aspetto di considerare privati, individuali, di sede, i problemi che abbiamo, quando essi sono la forma con cui si manifestano i problemi di un'organizzazione da costruire nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse, e con compagni che siano bersaglio e strumento di questo lavoro, e siano innanzitutto compagni al servizio non di sé stessi, dei propri piani, né tantomeno del piano d'organizzazione in senso astratto, ma dando il meglio per contribuire affinché le avanguardie e il proletariato, i movimenti ci trovino utili, ci scoprano attraverso i fatti, e si rendono conto che quello che diciamo, che proponiamo, è quello che facciamo.

Noi siamo in una fase abbastanza prolungata di difensiva strategica, in cui è in discussione la nostra esistenza come organizzazione, perché l'esistenza è condizione per un cammino, un percorso secondo le leggi della scienza a cui ci riferiamo, il marxismo-leninismo-maoismo.

Le avanguardie nel tempo riconosceranno la funzione, la necessità del partito. Ma occorre un cambio di passo rapido nella testa e nella pratica; se non c'è questo cambio di passo nella testa e nella pratica, evidentemente non siamo in grado di porre in verifica le cose che diciamo, di correggere errori quando ci sono, e di valorizzare il buono che facciamo. Il resto lo fa il nemico. 

Tutte le vicende che succedono nel mondo e nella situazione che stiamo vivendo nelle varie realtà, sono condizionate in larga parte dall'azione del nemico, perché se non avanza la classe, avanza la borghesia; non esiste la stasi, esistono chiaramente momenti di stagnazione, ma non esiste la stasi, ogni spazio che lascia il proletariato lo occupa la borghesia, ed è chiaro che il proletariato deve continuamente riconquistare spazi.

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